Il fronte nuvoloso, proveniente dal nord Atlantico, si è gettato a capofitto lungo l’asse Regno Unito, Francia e Germania, convogliando della nuvolosità abbastanza compatta nelle regioni centro settentrionali italiane. Prima ancora si erano verificati annuvolamenti molto densi sui confini alpini centro occidentali, con la ricomparsa della neve in Valle d’Aosta e sull’alto Piemonte. Oggi, anche a seguito dei forti venti che spireranno sui crinali, lungo il versante nord si assisterà ad una intensificazione delle nevicate, in propagazione verso il Trentino Alto Adige e il Veneto.
Dicevamo del vento. Sarà uno degli elementi che influiranno maggiormente, visto che in alcune zone sono previste raffiche con velocità superiore ai 70 km/h. Ad esempio, tornando sulle Alpi, ci aspettiamo colpi di vento piuttosto violenti sui crinali della Valle d’Aosta e dell’alto Piemonte, o ancora su quelli dell’Alto Adige. Qui avremo venti di provenienza nordoccidentale, mentre al centro sud e nelle isole prevarranno Ponente e Libeccio. Le raffiche più violente dovrebbero aversi sui crinali appenninici, ma anche ad ovest della Sardegna e sull’alto Tirreno.
Vediamo le precipitazioni. Detto delle Alpi, segnaliamo la possibilità di qualche pioggia tra l’Emilia Romagna, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Deboli nevicate interesseranno la dorsale appenninica settentrionale, ma la quota è attesa in temporaneo rialzo e dovrebbe attestarsi attorno ai 1200 metri. Considerando il tipo di circolazione, le regioni che riceveranno le piogge più copiose saranno le tirreniche. Dalla Toscana alla Calabria, passando per le aree occidentali insulari, ci aspettiamo fenomeni piuttosto fitti e che potranno assumere carattere di rovescio. Rovesci che soprattutto sul Basso Lazio e in Campania potrebbero risultare di forte intensità.
Nelle regioni del versante opposto, quindi le adriatiche ma anche le ioniche, la protezione appenninica assicurerà condizioni di tempo migliore. Nelle coste marchigiane, abruzzesi e molisane non mancheranno ampi spazi di sereno, a seguito delle secche raffiche favoniche provenienti dall’Appennino. Solo nelle Provincie settentrionali marchigiane, dal pomeriggio, si potrebbero verificare delle piogge.
Per quanto riguarda la quote delle nevicate, si andrà dai 1400/1600 metri del settore appenninico centrale e delle montagne sarde, ai 1800 metri dell’Appennino meridionale e dei rilievi siculi. Segnaliamo, infine, un rapido miglioramento serale su Toscana, Umbria e Lazio, a seguito dell’arrivo di aria più fredda e secca che determinerà un nuovo, generale calo delle temperature.