Questa settimana l’Autunno ha indossato vesti primaverili. L’Alta Pressione venuta da ovest si è avvalsa di un cuore decisamente mite e le temperature sono schizzate verso l’alto. Spesso, durante il giorno, il termometro ha superato i 20 gradi, ma la notte ha fatto un po’ freddo e con l’ausilio dell’aria stagnante – carica di umidità – si sono formate le nebbie, diciamo pure nebbioni. Forti le riduzioni della visibilità in Val Padana, nelle valli alpine, ma anche in quelle appenniniche e in qualche settore pianeggiante del Centro Sud.
E ore invece? Che accade? Spiegarlo è semplice, almeno per noi addetti ai lavori. Ma cercheremo di renderlo facilmente comprensibile anche ai profani. L’Alta Pressione, nei giorni, si è allungata verso nord, puntando la Scandinavia. L’impennata ha fatto si che aria piuttosto fredda si muovesse dal Baltico in direzione sud, raggiungendo l’Europa orientale e ora i vicini Balcani.
Visto che le zone di Levante della Penisola non godono della stessa protezione che è presente a Occidente, c’è un punto un po’ più debole che consente all’aria fredda di raggiungerci. Almeno in parte. Fin da oggi assisteremo a una intensificazione del vento, e proverrà da est. Ossia dai luoghi ove si è annidato il lago freddo.
Tradotto in parole semplici il vento ci porterà quest’aria e sarà fredda. Ma secca. Non c’è infatti nessuna struttura ciclonica che la supporti, perlomeno sul nostro Paese, e quindi se si eccettuano le nubi trasportate dal vento che si depositeranno nelle zone più esposte al tipo di circolazione, non è attesa alcuna fase di maltempo.
Se andiamo nello specifico possiamo asserire che la nuvolosità aumenterà soprattutto nelle regioni del versante Adriatico e al Sud. Ma vi saranno nubi anche nelle Isole e sulle Alpi, poi non mancherà certo qualche annuvolamento nei monti delle regioni tirreniche, ma quasi esclusivamente nei versanti orientali.
La fenomenologia sarà quasi assente, sussiste soltanto la possibilità che qualche blanda precipitazione vada a interessare le Prealpi venete, l’Alto Adige, probabilmente i rilievi lombardi e quelli piemontesi. Poi ci sarà la Calabria ionica, che potrebbe registrare qualche piovasco, molto più blanda ma non da escludere la possibilità di deboli fenomeni anche sulla Sicilia orientale.
Insomma, i maggiori effetti, oltre al vento, saranno la diminuzione della temperatura e una pulizia dell’aria. Il che, semplicemente, significa che l’atmosfera diverrà limpida e verranno a mancare i presupposti fondamentali per la formazione delle nebbie nella nottata successiva. E visto che siamo in prossimità del ponte di Ogni Santi e che tanti italiani si muoveranno per le strade, è un aspetto da non trascurare.