L’Anticiclone resta sempre la figura protagonista della situazione attuale ma, come già accennato nei giorni passati, la sua disposizione concentrata a più alte latitudini sul Regno Unito avrebbe causato qualche piccola novità sulle nostre regioni.
E la novità è ormai dietro l’angolo ed è costituita dall’arrivo d’aria fredda dall’Europa dell’est, i cui primi effetti si avvertiranno dalla serata, quando sul medio-basso Adriatico si affaccerà della nuvolosità collegata all’incursione fredda anche alle quote superiori.
Si tratta di un’irruzione fredda assai marginale nel contesto complessivo dell’Italia, infatti lo strapotere Anticiclonico limiterà lo spiffero freddo Balcanico solo ai settori più orientali del centro-sud, mentre altrove proseguirà lo strapotere statico dell’Alta Pressione.
Tuttavia, la forma della Penisola molto allungata verso sud-est rende come al solito la Puglia decisamente esposta a questo tipo di configurazioni, e proprio il tacco d’Italia (in special modo l’area del Salento) sarà abbracciata dal bordo più occidentale della saccatura Depressionaria, che coinvolgerà più direttamente la Grecia.
Il raffreddamento termico alle quote medie sarà piuttosto incisivo, con una -5 a circa 1500 metri d’altezza, che entro domattina giungerà dalle coste dell’Abruzzo fin giù sul Salento. Le isoterme più basse a 500 hPa saranno invece limitate solo alla Puglia, sfiorata da una -30°C, per la maggior vicinanza al vortice Depressionario.
L’instabilità associata al flusso di correnti nord-orientali si mostrerà solo dalla serata, quando si avvicinerà il fronte d’irruzione fredda al momento ancora confinato nella vicina Serbia.
Il generale rinforzo dei venti a tutte le quote esalterà l’addossamento ulteriore della nuvolosità lungo i versanti Adriatici dell’Appennino dall’Abruzzo in giù, e le nevicate sotto forma di brevi rovesci intermiettenti sono attese per domani intorno ai 600-700 metri, a quote più basse sulla Puglia.
Intanto giungono notizie confortanti per le prospettive meteo della prossima settimana: ormai già abbandonate da giorni le ipotesi di incursioni fredde invernali di tutto rispetto, appare tutto sommato confermata l’arrivo di una circolazione occidentale piuttosto vivace, capace quantomeno di riportare la pioggia e la neve in quota.
Una situazione più perturbata ed anche relativamente fresca almeno in una prima fase, considerando anche che intorno a metà della prossima settimana non sono da escludere delle interferenze più fredde orientali nei medi-bassi strati, per quanto concerne esclusivamente il nord Italia.