Sui bacini occidentali italiani è sempre presente una flebile circolazione depressionaria al suolo, favorevole al mantenimento di condizioni leggermente instabili. Un sistema temporalesco quasi stazionario è al momento presente sul Tirreno Settentrionale e fa parte della stessa struttura (tecnicamente denominata sistema temporalesco a mesocala) capace di portare nubifragi prima sulla Sardegna Meridionale e successivamente sulla Corsica Orientale.
L’impulso temporalesco si mantiene attivo all’interno di un’area molto instabile alimentata dallo scorrimento di aria tiepida ed umida nei bassi strati, che contribuisce all’incremento dell’energia convettiva e delle correnti verticali ascendenti. Queste strutture si alimentano ulteriormente con il serbatoio d’aria caldo-umida del mare, rimanendo in vita anche con un sostanziale andamento anticiclonico alle quote medio-alte dell’atmosfera.
Le piogge temporalesche, che hanno colpito con particolare veemenza la Corsica (oltre 200 millimetri nei dintorni di Bastia da inizio evento, notevolmente esposta alle correnti orientali nei bassi strati), nelle ultime ore si sono concentrate in mare aperto, nel tratto compreso tra Corsica e Toscana, colpendo in particolare l’Arcipelago Toscano e l’Isola d’Elba.
Piogge di scarsa consistenza stanno interessando le coste toscane centro-settentrionali, mentre il sistema si è esteso anche verso nord, apportando un peggioramento sulla Liguria, con piogge sui settori marittimi che potrebbero localmente accentuarsi a causa dello sbarramento dei rilievi, che incentiverà la componente d’aria umida e mite ad un’ascesa forzata. Tuttavia, gli indici d’instabilità in questa zona non sono elevati. Nubi innocue stanno interessando anche gran parte delle pianure del Nord, mentre ampie schiarite dominano la scena in Sicilia, sul Sud Peninsulare, parte del Lazio ed i versanti del medio adriatico.
L’immagine del Satellite mette inoltre in evidenza anche la presenza di un nuovo ammasso temporalesco sulle Baleari, legato ad un vortice in quota con perno sulla Spagna Orientale. Anche questo sistema temporalesco s’inserisce all’interno della latente area d’instabilità sul Mediterraneo Occidentale, richiamando masse d’aria instabili dall’entroterra nord-africano verso il Canale di Sardegna.
Nel contempo, sullo scenario europeo si stagliano i sistemi perturbati collegati ad una profondo vortice ciclonico nei pressi dell’Islanda, ma in contrapposizione a quest’intensa area depressionaria vi è in azione una distensione dell’Alta Pressione oceanica verso l’Europa Centro-Orientale, con massimi al suolo sulla Polonia.
Questo corridoio anticiclonico sta frenando le pretese perturbate del Vortice Islandese, con un fronte freddo bloccato nel suo moto verso sud/est tra il nord della Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Germania Settentrionale. L’inizio della prossima settimana conferma però quella novità da tempo annunciate, direttamente riconducibili ad una violenta galoppata verso le latitudini mediterranee dei sistemi depressionari freddi, attualmente disposti fra il Nord Atlantico ed il Nord Europa.