PERTURBAZIONI A NORD DELLE ALPI – Il regime depressionario nord-atlantico e l’anticiclone delle Azzorre calcano sempre più la mano: le due distinte figure bariche tendono infatti a darsi forza l’un l’altra contendendosi la scena continentale. Il risultato che deriva sono le sostenute correnti miti occidentali, che transitano a medie-alte latitudini sull’Europa Centro-Settentrionale trasportando una serie d’impulsi perturbati. L’enorme gradiente barico fra il fulcro anticiclonico (oltre 1040 hPa sul comparto iberico) ed un vortice ciclonico prossimo al Regno Unito (valori attorno ai 990 hPa) esalta in seno alla corrente a getto l’innesco di forti venti, che risulteranno la caratteristica preponderante del meteo dei prossimi giorni sull’Europa Centro-Settentrionale. Avremo quindi maltempo a tratti tempestoso, ma con freddo relegato ad alte latitudini.
ITALIA PROTETTA DALL’ANTICICLONE – La nostra Penisola risulta invece ai margini rispetto al flusso atlantico, grazie alla distensione dell’alta pressione delle Azzorre che favorisce maggiore stabilità respingendo ulteriormente verso est il freddo balcanico che aveva lambito le regioni adriatiche. Stamane gelate abbastanza intense, ulteriormente favorite dal cielo sereno, si sono avute in Puglia, con temperature sottozero anche in pianura, ma ora le correnti più miti in seno all’anticiclone stanno avendo la meglio. Il bel tempo è però sempre più disturbato da addensamenti di nubi anche compatte, convogliate da infiltrazioni d’aria umida da ovest: sono le regioni del versante tirrenico a risentire maggiormente della copertura nuvolosa con qualche piovasco.
VERSO FIAMMATA PRIMAVERILE – L’ulteriore avanzata anticiclonica sul Mediterraneo spingerà una bolla calda più a ridosso dell’Italia, che resterà comunque ancora sul bordo orientale dell’anticiclone. Correnti nord/occidentali nei bassi strati saranno costrette a scavalcare le Alpi, presentandosi sotto forma di caldo foehn in Val Padana.