PERTURBAZIONI RELEGATE AD OVEST – L’anticiclone che si è insediato sul Mediterraneo tiene per il momento lontani i sistemi nuvolosi d’origine atlantica: il maltempo coinvolge più direttamente il comparto iberico, data l’influenza di un’ampia saccatura e la posizione ravvicinata del fulcro ciclonico poco al largo delle coste portoghesi. Tutto il sistema perturbato fatica ad espandersi verso est a causa della presenza anticiclonica, ma anzi lo sprofondamento della saccatura fin verso le Canarie ed il Marocco accentua il richiamo più caldo di matrice sub-tropicale che supporta l’anticiclone in elevazione sul Mediterraneo. L’alta pressione si spinge in parte anche più a nord interessando l’Europa Centrale ed impedendo così il transito di perturbazioni anche alle medie latitudini. Ad est dell’anticiclone è invece presente una saccatura artica che interessa la Russia (dove è tornato l’inverno), le nazioni baltiche e parte delle nazioni orientali del Continente.
ITALIA BACIATA DAL SOLE, NON OVUNQUE – I primi sintomi del cambiamento che interverrà a metà settimana si sono iniziate a manifestate su parte dell’Italia, principalmente tra Liguria, Alta Toscana e Corsica. Queste zone sono state raggiunte da nuvolaglia irregolare di tipo medio-basso, convogliata dall’afflusso di deboli correnti umide sud/occidentali. Qualche debole piovasco ha interessato la Liguria centrale, ove la copertura nuvolosa ha assunto un aspetto più compatto. Sulle rimanenti zone d’Italia aprile ha esordito con meteo soleggiato e tipicamente primaverile, anche se localmente nel cielo non sono mancati passaggi di velature e stratificazioni innocue. In merito alle temperature, non si sono avute variazioni degne di nota rispetto alle 24 ore precedenti, con la colonnina di mercurio che ha raggiunto punte di 23-24 gradi. Nei prossimi giorni il richiamo di correnti nord-africane favorirà ulteriori aumenti termici, specie al Centro-Sud.
CAMBIAMENTO DA GIOVEDI’ – L’attuale situazione d’attesa evolverà molto lentamente, ma nelle prossime 48-72 ore il malloppo perturbato riuscirà gradualmente a sfondare verso l’Italia originando un vortice, anche se con traiettoria bassa e peggioramento a partire dalla Sardegna e poi perlopiù limitato, in gran parte, verso la Sicilia ed il resto del Sud.