L’alta pressione continua ad occupare stabilmente le alte latitudini e, nonostante l’arretramento dei massimi barici in Atlantico, riesce ad abbracciare con la propria porzione orientale le Isole Britanniche ed il Baltico. La nuvolosità che s’intravede sul Regno Unito è di scarsa consistenza, essendo frutto di una debole circolazione fresca ed umida orientale in scorrimento lungo il bordo meridionale dello stesso anticiclone.
Il cuore del Continente Europeo resta nel frattempo influenzata da una circolazione ciclonica a carattere instabile, che ha favorito frequenti rovesci persino temporaleschi su parte della Germania, sull’Austria, sulla Slovacchia, sull’Ungheria e sulla Slovenia. Questo nucleo instabile ha interessato anche le zone alpine del Nord-Est dell’Italia, mentre le regioni meridionali e le Isole hanno dovuto fare i conti con un fronte perturbato generato dalla confluenza fra l’aria mite africana e quella più fresca continentale, la stessa che negli ultimi giorni ha determinato un clima generalmente fresco per il periodo. Il richiamo africano si è fatto più consistente sulla Penisola Iberica, risucchiato da una vicina area ciclonica collocata al largo del Portogallo.
Il freddo fuori stagione insiste sulle zone alpine, con temperature che hanno ancora faticato a portarsi oltre gli zero gradi, persino in pieno giorno, nelle località alpine poste attorno ai 2000 metri. Spruzzate di neve hanno continuato a cadere anche a quote più basse sui settori alpini orientali, rimpinguando gli apporti nevosi già caduti nei giorni scorsi.
In genere tutto il Centro-Nord ha potuto godere di maggiore stabilità, anche se qualche annuvolamento di una certa consistenza ha interessato i rilievi appenninici tosco-emiliani e, nelle ultime ore, i settori settentrionali montuosi del territorio marchigiano. Discorso differente per quanto attiene le regioni meridionali e le due Isole Maggiori, ove ha agito un sistema frontale di matrice nord-africana, le cui precipitazioni hanno interessato in misura più consistente le zone meridionali della Sardegna, la Sicilia e localmente le zone interne della Calabria.