ESUBERANTI CORRENTI ATLANTICHE Non è più la circolazione fredda artica a soggiogare quasi tutta l’Europa, ma sono semmai le correnti oceaniche ad apportare un respiro più mite ed umido su parte del Continente, in particolar modo lungo le nazioni settentrionali. Il flusso occidentale scaturisce da un ampio sistema depressionario posizionato fra Irlanda e nazioni scandinave, che contrasta con un promontorio anticiclonico che si è esteso dall’Iberia fin sull’Est dell’Europa: entrambe le figure bariche stanno temporaneamente consolidando le rispettive loro posizioni ed è proprio sulla zona di confine fra le due opposte circolazioni che avviene lo scorrimento dei sistemi frontali.
Un’onda ciclonica più pronunciata, legata al ramo canadese della depressione nord-atlantica, si trova ora al largo delle coste occidentali europee e sarà questa, nel suo lento incedere verso est, a lavorare ai fianchi l’alta pressione per indebolirla progressivamente. Il tentativo di resistenza dell’anticiclone non dovrebbe risultare in grado d’evitare che la penetrazione perturbata giunga in grande stile anche sul cuore del Mediterraneo a partire dal prossimo fine settimana.
In attesa del cambiamento, l’alta pressione ha appena ritrovato il giusto piglio per espandere la propria benefica influenza un po’ a tutta l’Italia. Nonostante gli ampi spazi soleggiato, fa ancora fresco in quanto si risente ancora del recente travaso d’aria fredda dalle alte latitudini, con valori più bassi nelle ore notturne. Solo le estreme regioni meridionali italiane risentono della residua nuvolosità di scarsa consistenza legata al flusso settentrionale richiamato dal vortice di bassa pressione, ormai slittato tra l’Egeo e la Turchia. Questa suddetta area instabile stenta ad indebolirsi e mostra una vivace attività temporalesca, anche perché in transito su acque ancora piuttosto calde, che alimentano la struttura di bassa pressione.