SITUAZIONE IN EUROPA – Un vasto anticiclone occupa una vasta porzione del Continente, distendendosi dalla Penisola Iberica verso la Gran Bretagna e la Penisola Scandinava ove va ad agganciarsi con l’alta pressione russa. Il bel tempo, con cieli sereni, lo ritroviamo tra Portogallo, Spagna e gran parte della Francia, mentre sulle restanti aree europee centro-occidentali ritroviamo nubi basse e nebbie dovute al fatto che l’alta pressione è più debole in quota ed assume connotati parzialmente termici. Lo schema barico poc’anzi descritto tende a sbarrare la strada alle perturbazioni atlantiche, che non riescono a sfondare oltre la Gran Bretagna, e favorisce altresì condizioni di freddo invernale in gran parte d’Europa. Mancano comunque contributi d’aria troppo fredda, nonostante una situazione parzialmente congeniale, e pertanto non si osservano ondate di gelo in atto.
ITALIA TERRA DI NESSUNO – La nostra Penisola si trova da giorni invischiata in una sostanziale palude barica, trovandosi lontano dai massimi di pressione: si fa comunque parzialmente sentire l’effetto dell’anticiclone ad ovest, che favorisce stabilità al Nord (a parte nubi e nevicate sulle Alpi Orientali), mentre sulle restanti regioni resta attiva una circolazione instabile ancora vivace, che era stata rinvigorita dall’avvento, nella giornata di venerdì, di un impulso perturbato dalla Francia. Sulle regioni meridionali e sulla Sicilia si registrano condizioni di spiccata variabilità con fenomeni localmente a carattere temporalesco, in particolare lungo la fascia ionica. La nuvolosità non risparmia le aree centrali adriatiche, anche se con fenomeni più isolati. Nelle aree appenniniche meridionali si sono avute ulteriori spruzzate di neve attorno ai 1000 metri, che vanno a rimpinguare lo spesso manto bianco accumulatosi sui maggiori comprensori montuosi.