PERTURBAZIONI ATLANTICHE – Non è più il Mediterraneo il target diretto dei nuovi sistemi perturbati d’origine oceanica, ancora veicolati da profondi vortici depressionari. L’immagine meteosat mostra tutto lo spettacolo della nuova spirale di bassa pressione, a cui si associa il vasto ammasso nuvoloso che coinvolge gran parte dell’Ovest Europa. Si tratta di un minimo di pressione piuttosto profondo, con valori al suo interno inferiori ai 960 hPa sull’Irlanda: inevitabile la nuova tempesta con venti da uragano in prevalenza da ovest-sud/ovest, dato l’elevatissimo gradiente barico, che hanno colpito con raffiche ad oltre 130/140 km/h le coste britanniche (mareggiate estrem su Cornovaglia e Galles) e del nord-ovest della Francia. Le perturbazioni tendono però ad avere una rotta più settentrionale e pertanto sul Mediterraneo Centro-Occidentale va gradualmente affacciandosi, per il momento timidamente, un promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale.
SCHIARITE AL NORD, MALTEMPO AL SUD – Si fanno ancora sentire le conseguenze della perturbazione giunta ad inizio settimana che, trovando l’ostacolo di un campo anticiclonico sul Mediterraneo Orientale, indugia ancora su parte dell’Italia. Il fronte è ormai attenuato, seppur alimentato da impulsi d’aria fresca nord-atlantica. Il grosso del maltempo si è spostato al Sud ed in particolare lungo le regioni del basso versante tirrenico, dove le precipitazioni sono risultate più significative, in un contesto climatico ben più fresco di quello dei giorni passati. Instabilità diffusa si è attardata su parte delle regioni centrali, con rovesci persino a sfondo temporalesco nelle ore pomeridiane che hanno colpito il Lazio, compresa Roma. E’ invece tornato a prevalere il bel tempo su quasi tutto il Nord, la Toscana e la Sardegna, anche se con residue precipitazioni proprio sull’Isola accompagnate da forte vento di maestrale.
L’ANTICICLONE PREME – Dicevamo della spinta anticiclonica che gradualmente conquisterà tutta l’Italia sul finire della settimana, anche se non mancheranno infiltrazioni nuvolose legate agli scorrimenti perturbati atlantici, con coinvolgimento parziale e più significativo delle regioni settentrionali.