Slancio importante verso nord dell’anticiclone, proteso su gran parte dell’Europa, le cui propaggini più settentrionali sono giunte tra la Danimarca, la Svezia Meridionale ed il Baltico. All’interno dell’anticiclone vi sono comunque delle evidenti zone d’ombra dove attecchisce l’instabilità, come possiamo notare soprattutto sul Mediterraneo.
Questa presenza anticiclonica è supportata da un richiamo di correnti un po’ calde di matrice sub-tropicale che scorrono in particolare sui settori occidentali europei, ma questo flusso tiepido meridionale non è un buon segno, in quanto si sta assistendo ad un progressivo cedimento barico in Aperto Atlantico a causa dello sprofondamento di una saccatura, la cui aria piuttosto fredda è già in procinto di raggiungere la Gran Bretagna.
Nell’attesa del vigoroso cambiamento che prenderà piede negli ultimi giorni della settimana, questo predominio del sole sta favorendo scampoli di clima quasi estivo, con punte massime persino superiori ai 30 gradi sui Paesi Baschi e su qualche area della Francia pirenaica. Caldo fuori stagione, ma è solo una piccola fiammata.
Le zone meridionali dell’Italia e le due Isole Maggiori sono quelle maggiormente scoperte dall’anticiclone, in quanto un debole e limitato nucleo ciclonico (goccia fredda) favorisce instabilità, esaltata in queste ore per via del contributo apportato dal riscaldamento diurno. L’irrequietezza dell’atmosfera è più vivace in Sicilia e proprio sull’Isola ritroviamo i principali temporali localmente organizzati, con precipitazioni sparse non solo sulle zone interne, ma anche sulla fascia costiera.