Il campo di Alta Pressione sul Vicino Atlantico è responsabile del bel tempo che domina la scena su buona parte dell’Europa Occidentale, costringendo i fronti atlantici a transitare oltre la Scozia e poi verso il Mare di Norvegia. La figura anticiclonica si è parzialmente estesa verso il Mediterraneo Centrale, limitando ulteriormente l’effetto dell’instabilità collegata all’aria fredda in scorrimento lungo l’Adriatico e sulle regioni meridionali.
La presenza anticiclonica oceanica su parte del Continente Europeo non riesce ancora a contenere la spinta d’aria fredda che, tramite una sostenuta corrente nord-occidentale, si spinge dalla Penisola Scandinava verso i Balcani. Lungo queste correnti discendenti s’inseriscono deboli ondulazioni cicloniche e nuclei d’aria fredda in quota, a cui sono direttamente collegate le frange nuvolose che stanno avanzando dall’Europa Centro-Settentrionale verso il Nord Italia.
Si tratta di nuvolosità innocua di tipo medio-alto, incapace di dar luogo a fenomeni di rilievo, poiché viaggia su un terreno sostanzialmente anticiclonico, dovendosi peraltro scontrare con l’ostacolo orografico delle Alpi. Solamente le zone alpine di confine dell’Alto Adige, in virtù del flusso settentrionale, potranno essere interessate da sporadici fenomeni.
Le perturbazioni di maggiore consistenza sono arroccate attorno al vortice attualmente centrato sull’Egeo, il quale determina diffuse nevicate fino in pianura sulla Bulgaria, sulla Macedonia e sulla Romania. Le condizioni meteo sono invece migliorate sulla Grecia e sull’Albania: in quest’ultima regione le ingenti nevicate hanno mandato in tilt il sistema dell’energia su diverse località.
Giungendo al nostro Paese, anche il Sud Italia ha potuto godere di un significativo miglioramento rispetto alla giornata di ieri, quando ancora erano presenti nubi intense con le ultime nevicate fino a bassa quota tra il Molise e la Puglia. Quest’oggi solo annuvolamenti molto sfrangiati sulle regioni adriatiche centro-meridionali, nonché tra Calabria tirrenica meridionale e nord della Penisola. Per il resto i cieli sono rimasti sereni, con aria decisamente tersa.
L’aspetto più rilevante è costituito dal freddo notturno, specie al Centro-Nord. Sulla Val Padana le gelate di questa mattinata sono risultate particolarmente intense: sull’aeroporto di Milano Malpensa il termometro è sceso fino a -9°C, ma diverse altre località hanno avuto valori minimi compresi fra i -4 ed i -7°C. Freddo anche sulle aree interne del Centro Italia, con Firenze e Frosinone che hanno registrato temperature minime di 4 gradi al di sotto dello zero.
Le temperature così rigide sono incentivate dalle condizioni estremamente favorevoli alla rapida dispersione del calore verso lo spazio per l’assenza di vento ed i cieli completamente sgombri da nubi. Inoltre la secchezza delle masse d’aria è un ulteriore fattore favorevole al raffreddamento notturno. Discorso diverso per le ore centrali del giorno, quando le temperature non faticano a salire, generando così un’ampia escursione termica.