I recenti deboli passaggi perturbati sul nostro Paese hanno rappresentato l’antipasto di quello che sarà un guasto meteo d’importanza decisamente maggiore. L’anticiclone oceanico è ormai arretrato definitivamente verso ovest e si sta al momento erigendo verso nord in aperto atlantico fino quasi a toccare la Groenlandia, in maniera sufficiente da stuzzicare lo sprofondamento in senso meridiano della vasta saccatura nord-atlantica.
Quest’espansione dell’anticiclone verso nord sta peraltro favorendo la discesa di un significativo apporto d’aria fredda artica, appena ad ovest delle Isole Britanniche, a sostegno dell’intera ondulazione ciclonica. Il Satellite ci viene in aiuto per analizzare quella che è la situazione del momento: naturalmente l’anticiclone delle Azzorre non lo vediamo perché si trova più ad ovest rispetto all’area presa in esame dalla foto Meteosat. Si nota invece chiaramente l’aria artica che si propone lungo il cavo discendente della saccatura (bordo occidentale) ed è individuabile da quella nuvolosità tutta frastagliata a forma di ciottolato.
Due profondi vortici ciclonici, legati alla saccatura, movimentano il tempo europeo tramite due sistemi perturbati praticamente uniti, che stanno determinando maltempo su gran parte del comparto occidentale europeo senza escludere Paesi Bassi, Belgio e Germania. Un altro vortice ben più freddo, si trova posizionato sul cuore del Mar di Norvegia ed è qui che agisce il perno principale del Vortice Polare. L’aria artica citata in precedenza ha finora influenzato le Isole Britanniche, con una severa diminuzione termica soprattutto sull’Irlanda, dove Dublino non è andata oltre gli zero gradi con il contributo decisivo di un’insistente nebbia. Le aree di bassa pressione hanno inoltre determinato forti venti, in particolare sulle coste nord-occidentali francesi e lungo il Canale della Manica.
Entrambe le perturbazioni, in azione sul Continente Europeo, puntano verso sud, ma in particolare noi dobbiamo osservare con attenzione l’evoluzione della seconda perturbazione ora sul Golfo di Biscaglia che, viaggiando a latitudini più basse, punterà dritta molto velocemente il Mediterraneo, spinta dall’aria artica al seguito. In attesa del dinamicissimo guasto delle condizioni meteorologiche, oggi in Italia si sono riaffacciate ampie schiarite al seguito della perturbazione che sul Meteosat individuiamo ormai all’estremo Sud.
L’impulso instabile ha portato precipitazioni su diverse aree del Centro-Sud e sulla Sardegna, più incisive sui settori tirrenici, con qualche spruzzata di neve sui rilievi centrali appenninici oltre i 1600-1800 metri. Il Nord era fin dal mattino libero dal fronte nuvoloso e quest’oggi, in particolare nelle ore più calde, ha potuto persino beneficiare di qualche raggio di sole persino in alcune pur limitate aree di pianura, anche laddove il sole era ormai scomparso nelle ultime settimane fra nebbie, dense foschie e nubi basse. Questo gradevole intervallo terminerà già nelle prossime ore, considerando che l’avanguardia della perturbazione si trova già a ridosso delle Alpi occidentali, mentre il richiamo umido meridionale comincerà a far addossare nubi medio-basse consistenti al Nord, specie sui rilievi alpini ed in Liguria, ove non tarderanno a mostrarsi le prime deboli precipitazioni.