La sfida all’anticiclone afro-mediterraneo è ormai partita: un’onda ciclonica, pur debole, si sta gradualmente distendendo dai settori occidentali europei verso levante. La perturbazione collegata a tale onda ciclonica ha raggiunto il Centro Europa e lambisce sempre più da vicino i settori alpini, con un forte peggioramento che già interessa le zone svizzere. La parte più organizzata dell’ammasso nuvoloso ha portato piogge di una certa rilevanza tra il Belgio e la Germania, mentre sulla coste occidentali francesi si annida il nocciolo d’aria fresca in quota ed un’area temporalesca sta attualmente portando fenomeni localmente di forte intensità con associati colpi di vento e grandine.
Questo rilevante peggioramento è dovuto all’aspro contrasto termico per l’interazione fra masse d’aria diverse. Nella giornata di ieri sulla Francia e sulle regioni alpine, ma persino in Germania i termometri hanno addirittura in qualche caso raggiunto se non superato i 30 gradi, in quella che è stata una breve ma cocente fiammata calda pre-frontale. In montagna, sulle Alpi l’avvezione calda è stata ancor più rilevante, con punte di 25 gradi a quote prossime ai 1500 metri. L’irruzione frontale odierna non poteva che produrre questi intensi fenomeni, pur non essendo associata all’ingresso d’aria particolarmente fresca.
Clima ben più fresco sulle regioni scandinave, ove prosegue a più riprese la discesa d’impulsi d’aria polare. La neve a tratti è ridiscesa fino a quote particolarmente basse in Norvegia e un rovescio di neve ha imbiancato anche Tromso. Nel frattempo, un nuovo fronte atlantico accompagnato da aria più mite tende ad avvicinarsi alle Isole Britanniche.
Il campo di alta pressione afromediterraneo è intanto costretto, sotto la spinta incombente dell’onda ciclonica franco-iberica, a traslare un po’ verso levante ed ecco che abbraccia pienamente la nostra Penisola, protendendosi in senso obliquo dal vicino entroterra nord-africano. Il sole ed il caldo sono così protagonisti su tutte le regioni centro-meridionali, con il termometro capace di raggiungere addirittura i 32 gradi ad Alghero Fertilia, in Sardegna.
Contesto un po’ diverso al Nord, dove le nubi sono in progressivo aumento, ma è solamente sulle zone alpine che la nuvolosità ha già assunto maggior spessore, tanto che qualche precipitazione sta cadendo in Valle d’Aosta e sulle zone immediatamente limitrofe. Il peggioramento si mostrerà più deciso proprio da queste zone nelle prossime ore, per poi raggiungere nel corso di domani gran parte delle regioni di Nord-Ovest.
L’afflusso umido meridionale è responsabile delle foschie e delle nebbie in Val Padana, ma questa mattina una nebbia d’avvezione ha avvolto anche Venezia. Le ore più fredde notturne hanno portato nebbie ad adagiarsi anche sui tratti vallivi delle regioni centrali appenniniche e sulle pianure laziali. Gli scampoli d’Estate, almeno al Sud, permarranno fino a gran parte del week-end, prima che l’alta pressione nord-africana esca definitivamente sfaldata dal braccio di ferro contro la perturbazione di matrice oceanica, successivamente coadiuvata da infiltrazioni da nord che renderanno, in prospettiva, il clima più fresco, ma senza crolli eccessivi delle colonnine di mercurio, a differenza di ciò che si ipotizzava fino a ieri.