Anche ieri abbiamo avuto modo di discutere dell’instabilità che ha investito alcune delle nostre regioni, in particolare il Mezzogiorno laddove si sono esplicati i maggiori effetti dell’afflusso d’aria fresca in quota. Non c’è stato un vero e proprio assalto instabile, paragonabile a quanto accaduto nei mesi scorsi, ma i fenomeni temporaleschi sono stati esaltati dai naturali contrasti termici scaturenti dal calore presente al suolo. Temporali, anche grandinate, un quadro che conosciamo fin troppo bene e che fatica a cambiare tela.
Oggi, nonostante vi siano concrete possibilità di ulteriori fenomeni pomeridiani, la situazione volgerà verso un consistente miglioramento. Miglioramento indotto dall’espansione di quel campo anticiclonico collocato sulla Penisola Iberica e che ultimamente sta mostrando uno stato di salute invidiabile. Ciò che depone a nostro favore, è bene ribadirlo, è la modifica sostanziale dell’impianto circolatorio sul nord Europa. Perderà consistenza il blocco anticiclonico Scandinavo e le perturbazioni atlantiche ritroveranno la strada perduta.
Ciò detto, nel corso della giornata odierna dovremo affrontare qualche temporale pomeridiano consistente. Va detto che tra il basso Adriatico e lo Ionio persiste un po’ di nuvolosità, anche minacciosa. Tant’è che nel corso delle ore centrali andranno a manifestarsi precipitazioni temporalesche sparse, che oltre a coinvolgere i rilievi appenninici potrebbero espandersi localmente sulle coste.
Temporali ben più vivaci si metteranno in moto sull’arco alpino, i più intensi dovrebbero concentrarsi sulle montagne del Triveneto ed in modo particolare sul Trentino Alto Adige. Poi ve ne saranno alcuni sull’Appennino settentrionali, soprattutto nella parte ovest dell’Emilia. I fenomeni saranno più sporadici nei settori centrali, in particolare tra Lazio, Abruzzo e Molise. In ogni caso assisteremo ad un netto miglioramento serale, ovunque, coi cieli che si puliranno riproponendosi sereni o scarsamente nuvolosi. Per concludere segnaliamo una persistenza dei venti settentrionali sui mari centro meridionali – più sostenuti sui bacini orientali – e temperature pressoché invariate.