L’anticiclone delle Azzorre si è impossessato con decisione di gran parte dell’Europa Centro-Occidentale ma, invece che affermarsi con pieno titolo sul cuore Mediterraneo, sta puntando più a nord in direzione del Mare del Nord e del Baltico. Il deciso incremento barico in sede scandinava sta comportando anzitutto la necessaria salita a latitudini ancor più elevate del flusso perturbato oceanico, ma anche la discesa di un vortice d’aria fredda in direzione dell’area carpatico-danubiana e verso l’Austria.
Questo vortice freddo in quota è così destinato ad adagiarsi lentamente sulle Alpi Orientali, con conseguenze instabili soprattutto nel corso del Ponte Festivo del 2 Giugno. Da dove è giunto questo nocciolo d’aria fredda? Nella giornata di ieri il promontorio anticiclonico, in rafforzamento sulle Isole Britanniche, ha favorito la discesa di un’onda depressionaria del Vortice Polare verso la Penisola Scandinava. La successiva espansione anticiclonica verso nord/est ha strozzato tale saccatura, liberando pertanto l’area ciclonica colma d’aria fredda nel cuore dell’Europa.
Le masse d’aria su cui è imperniato il vortice sono di lontana estrazione polare: l’origine fredda è ben chiara dall’osservazione delle isoterme che attualmente caratterizzano quest’area vorticosa, con una -30 a poco più di 5500 metri d’altezza osservabile sulla Repubblica Ceca. Si tratta di una termica dalle caratteristiche invernali, a conferma dell’incisività di un vortice che sarà assai duro a morire ed avrà quindi molto da dire nei prossimi giorni, anche per quanto riguarda le condizioni meteo sul nostro Paese.
L’avanguardia di quest’apporto d’aria fredda sta raggiungendo proprio in queste ore le zone alpine orientali, con nuvolosità in generale aumento anche su parte della pianura veneta e friulana. Qualche isolato rovescio temporalesco si sta verificando sul Friuli, ma nulla di particolarmente organizzato, in quanto l’assenza al momento d’aria particolarmente fredda in quota rende piuttosto flebili i contrasti termici.
Il calo pressorio in atto sulla Val Padana occidentale sta comportando l’ingresso di correnti fresche orientali sull’Alto Adriatico, con raffiche di Bora moderatamente sostenute sul Golfo di Trieste e sulla Laguna di Venezia. Questa prima fase instabile si propagherà rapidamente dal Triveneto verso il Basso Piemonte, la Liguria ed il Nord Appennino, zone ove si attendono rovesci temporaleschi nella notte.
Sul resto d’Italia la giornata si è mostrata in prevalenza soleggiata fin dalle prime ore mattutine, a parte un po’ di nuvolaglia sulle regioni meridionali. La Calabria e la Sicilia sono interessate in queste ore da formazioni temporalesche che si sono generate grazie anche al riscaldamento solare diurno soprattutto in prossimità dei rilievi. L’instabilità su queste regioni è causata dalla residua presenza di una debole circolazione ciclonica caratterizzata da aria fresca in quota, posizionata sul Mar Ionio.
L’ingresso di questa modesta ansa ciclonica, ora sullo Ionio, ha avuto il merito d’apportare la rinfrescata a cui abbiamo assistito in questi ultimi due giorni. Va detto che il calo termico, pur rilevante, non è stato capace di riportare ovunque i valori completamente in linea con le medie del periodo. Le temperature massime anche quest’oggi sono un po’ sopra la media in particolare sulle regioni di Nord-Ovest, con punte attorno ai 30 gradi soprattutto in Lombardia, ove si fa sentire l’effetto di venti settentrionali secchi in discesa dai pendii alpini.