L’odierna immagine satellitare mostra in maniera molto eloquente la dirompente spinta anticiclonica dalle latitudini afro-mediterranee fino alla Penisola Scandinava. Sulle nazioni scandinave, a parte i settori occidentali norvegesi, il bel tempo è tornato dopo un periodo governato da frequenti transiti instabili o perturbati: le temperature sono così salite in qualche zona fino a punte non lontane dai 30 gradi.
Il muro d’alta pressione costringe così le perturbazioni atlantiche a salire molto di latitudine. Già da qualche giorno stiamo osservando la parte avanzata del fronte perturbato bloccato sulle coste occidentali europee ed anche quest’oggi lo scenario è essenzialmente simile. Il perno principale della depressione è dovuto anzi arretrare verso nord, ponendosi ora nei pressi dell’Islanda, mentre il fronte perturbato interessa le Isole Britanniche ed il Mar Di Norvegia.
La saccatura ciclonica atlantica riesce a distendersi con la propria azione di disturbofino al Golfo di Biscaglia, mentre più a sud c’è la doppia azione anticiclonica a tenaglia costituita dal cuneo subtropicale e dal bordo orientale dell’Alta Pressione delle Azzorre. Il nostro Paese, così come il Mediterraneo Centrale, sono interessati dal bordo orientale del cuneo anticiclonico di matrice subtropicale.
Le condizioni meteo sono del tutto migliorate sull’intera Penisola, grazie all’ulteriore allontanamento di quell’area instabile isolata sui Balcani e sul Mar Nero, ove riesce a dar luogo a frequenti temporali. Questa modesta area ciclonica riesce a sopravvivere ed è in parte rivitalizzata da un flusso di correnti piuttosto fresche nord/orientali, in discesa dal bordo orientale dei massimi anticiclonici che si sono radicati sul Baltico.
Le condizioni climatiche sono decisamente gradevoli, in quanto gli eccessi termici sono impediti dal flusso di correnti settentrionali convogliate sul bordo orientale anticiclonico passante per il nostro Paese. Le regioni adriatiche e quelle meridionali risentono più direttamente di questi venti relativamente freschi da nord, ma si tratta d’aria essenzialmente asciutta anche in quota, pertanto associata ad una sostanziale stabilità atmosferica, se si esclude qualche modesto annuvolamento cumuliforme sulle zone interne dell’Appennino Meridionale.
Le temperature odierne rispecchiano l’andamento appena descritto, con i valori più bassi sui versanti orientali adriatici e quelli più elevati sulle zone interne delle regioni tirreniche ed in particolar modo sulla Sardegna, ove a Decimomannu il termometro è salito fino a 38 gradi. L’Isola si trova in posizione più vicina rispetto ad una bolla d’aria moderatamente calda proveniente dall’entroterra algero-marocchino, che agisce tra Mediterraneo Occidentale e la parte meridionale della Penisola Iberica.
Nei prossimi giorni la tenuta del promontorio anticiclonico tenderà ad entrare in progressiva crisi, motivo che permetterà la graduale penetrazione del flusso instabile oceanico verso l’Europa Occidentale, i cui effetti nel week-end si avvertiranno anche sul Nord Italia.