BASSA PRESSIONE SUL REGNO UNITO – Il mulinello di nubi, poco al largo dell’Irlanda, delinea una profonda struttura ciclonica denominata “Lisa”, con minimo barico che ha raggiunto valori di pressione molto bassi di 993 hPa. Le diverse perturbazioni che si susseguono, in seno a tale regime depressionario, hanno portato maltempo su diverse aree della Gran Bretagna, in particolare sull’Irlanda ed altre precipitazioni, anche di tipo temporalesco, sono in atto nelle ultime ore. Questa depressione si protende verso sud, in direzione dell’Atlantico Portoghese, ed è la causa del crescente richiamo caldo in seno al promontorio anticiclonico che domina poco più ad est, sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
CONTRASTI DI MASSE D’ARIA – La bolla africana si mantiene fra il Mediterraneo Occidentale e la Penisola Iberica: i settori meridionali della Spagna si confermano come i più caldi d’Europa, con temperature che stanno localmente andando oltre i 40°. L’aria più calda ed umida di matrice afro-mediterranea tende in parte a risalire verso la Francia e fino al sud dell’Inghilterra. Sulle nazioni dell’Europa Occidentale entra così in gioco la confluenza con l’afflusso più fresco in quota d’origine atlantica: si creano quindi le condizioni per lo sviluppo di temporali, che al momento risultano ancora isolati e circoscritti in piccole celle soprattutto sui settori nord e nord-est della Francia.
ANTICICLONE NON SCEVRO DA DISTURBI SULL’ITALIA – Al momento la struttura di alta pressione non è ancora ben strutturata in quota e lascia quindi campo libero a deboli infiltrazioni d’aria instabile, legate al flusso sud/occidentale in scorrimento a nord delle Alpi. Come già accaduto ieri, questi piccoli disturbi consentono la formazione di isolati temporali pomeridiani, ulteriormente esaltati dal forte riscaldamento diurno. Locali rovesci stanno attualmente interessando alcune aree della dorsale centrale appenninica e persino le zone interne del nord della Sicilia. Attività temporalesca si sta organizzando anche sulle Alpi Occidentali ed è quest’ultima da tenere maggiormente in considerazione, poiché potrà dar luogo a fenomeni localmente intensi in sfondamento verso sera su parte delle pianure del Piemonte e localmente dell’Alta Lombardia.