I repentini cambi circolatori sono stati spesso la prerogativa dell’attuale stagione invernale per molte delle nostre regioni. In talune l’Inverno non si può certo dire sia mancato, in altre invece si è presentato a sprazzi. E questa è finalmente l’occasione affinché il freddo, quello vero, quello proveniente dal Continente Asiatico, si spinga lungo l’intero Stivale. Chi ci segue giornalmente saprà infatti che sta per giungere aria molto fredda dai Balcani, ma l’origine di tali masse va cercata nella lontana Siberia, ove d’Inverno si registrano tra le più basse temperature dell’intero pianeta. Erano anni che non si osservava un’intrusione così massiccia delle truppe siberiane e la causa va ricercata in un anticiclone Russo in gran forma, spintosi sin verso le aree orientale dell’Europa.
Tuttavia perché l’aria gelida potesse giungere sin sulle nostre regioni si dovevano creare le condizioni ideali per il richiamo. E tali condizioni si stanno manifestando proprio in queste ore attraverso lo spostamento della perturbazione giunta ieri verso l’Egeo. Se dovessimo osservare l’immagine satellitare mattutine noteremmo infatti il vecchio sistema nuvoloso a ridosso della Penisola Ellenica, mentre sull’Italia sarebbero visibili ampie schiarite. Ma vi sarebbero anche altri elementi da osservare attentamente. Anzitutto stando bene attenti si scorgerebbero i banchi di nebbia che interessano alcune aree della Val Padana.
Non sono certo fitte come i giorni passati, ma quanto basta per ridurre la visibilità in modo particolare sui settori occidentali. Le temperature seguitano spesso a mantenersi sotto lo zero, procrastinando quel freddo che di certo, finora, non si è fatto di certo desiderare. Perlomeno al Nord.
Altro elemento a segnalare sono le nubi irregolari che stanno raggiungendo le regioni del versante Adriatico. Si tratta di nubi associate ai venti da est, che nel corso della giornata si intensificheranno un po’ ovunque annunciando l’ingresso dell’aria gelida. In questo momento viene segnalata neve su Campobasso ed è il primo sintomo di quel fenomeno che prende il nome di stau e che si manifesta in queste situazioni. L’aria balcanica, pur essendo secca, a contatto con l’Adriatico si carica di umidità e genera delle nubi che poi vanno ad addossarsi lungo la catena appenninica. Per questa ragione si possono verificare delle precipitazioni che, date le basse temperature, risultano nevose a bassissima quota.
In giornata il fenomeno potrà presentarsi evidente su Abruzzo, Molise, sulla Puglia e localmente nelle aree interne del Sud. I modelli mattutini confermano infatti la possibilità di qualche fioccata su dette zone, nevicate che come detto potrebbero cadere anche ad altezze collinari. Ma la neve di Campobasso non è l’unico fenomeno, v’è difatti qualche pioggia residua sulla Calabria e in Sicilia, strascichi del vecchio passaggio perturbato. In giornata anche su queste regioni si potrebbe registrare un lieve incremento dell’instabilità ed anche in questo caso la Dama Bianca potrebbe fare la sua comparsa sui rilievi sino a bassa quota.
Qualche altro fenomeno si potrebbe poi manifestare sulla Sardegna orientale, ma in questo caso la minore incidenza dell’aria fredda limiterà le nevicate – tra l’altro piuttosto deboli – a quote comprese tra gli 800 e i 1000 m. Sul resto d’Italia prevarrà il sole, quindi sui versanti tirrenici e sul Nord. Le poche nubi presenti si manifesteranno in corrispondenza dei tratti appenninici orientali e in qualche zona del Triveneto. Ciò nonostante non dovrebbero esservi fenomeni significativi.