EUROPA TRAVOLTA DA XAVER – Dopo le nazioni settentrionali europee, anche il cuore del Continente ha risentito appieno di quella che è stata considerata come la tempesta invernale perfetta, una delle più violente degli ultimi anni. Il cuore del profondo vortice ciclonico si è spostato in area baltica ed è ben evidente il corridoio dell’aria artica che ancora scorre molto attiva dal Mar di Norvegia verso la Germania, Polonia e le aree nord-orientali del Continente. Oltre alla diminuzione termica, è sempre il vento il protagonista principale, con raffiche che anche nelle ultime ore si sono spinte fino ad oltre 150 km/h, con picchi di ben 185 km/h in Germania. L’Europa Mediterranea, i Balcani e parte della Francia non hanno invece risentito granché degli effetti di questa tempesta, grazie alla protezione di un forte anticiclone, con massimi barici posizionati in Bretagna: è stata proprio la contrapposizione barica fra l’area anticiclonica ed il vicino vortice di bassa pressione ad innescare venti di portata così devastante.
QUALCHE CAMBIAMENTO SULL’ITALIA – La tempesta Xaver transita ben lontana dal nostro Paese, ma le vicende connesse hanno comunque comportato qualche mutamento delle condizioni meteo. La coda della tempesta si è infatti adagiata sui settori alpini orientali (raffiche in quota fino a 150 km/h in Austria) trasportando aria più fredda oltre confine che poi è andata a riversarsi lungo le nostre vallate alpine, sotto forma di correnti miti di foehn. Tali correnti si sono propagate anche verso la Val Padana e questo riversamento è stato favorito dalla contestuale genesi di un minimo barico orografico (sottovento rispetto all’Arco Alpino), attualmente sul Mar Ligure. Le raffiche di foehn, discendono lungo i pendii, hanno fatto in modo di seccare e scaldare l’aria e si è avuta quindi notevole mitezza diurna non solo lungo i fondivalle, ma anche in alcune zone di pianura del Nord. Ne sono una chiara dimostrazione i 17 gradi (valori ben sopra la norma) registrati a Bolzano e Piacenza, fra le località più calde quest’oggi.