L’anomalia dell’ondata di caldo in corso dipende essenzialmente da due aspetti: l’eccessivo anticipo con cui si è andata a manifestarsi (metà maggio piuttosto che la fase a cavallo fra gli ultimi giorni del mese e la prima decade di Giugno) e la persistenza della condizione barica che porta l’anticiclone nord-africano ad ergersi in direzione del Mediterraneo Centrale. In qualunque estate che si rispetti, le ondate di caldo di stampo nord-africano risultano un evento del tutto normale; ben diverso se quasi l’intera stagione viene monopolizzata dalle onde anticicloniche nord-africane, come accaduto ad esempio nella rovente estate del 2003.
Ondate di caldo così premature nel mese di Maggio non significano nulla su ciò che verrà nei prossimi mesi estivi, ancor più se i metodi sperimentali di previsione stagionale non annunciano un’estate così torrida. Attenendoci invece all’analisi di previsione sul breve-medio periodo, il conto alla rovescia per salutare quest’ondata di caldo sta iniziando ed appare concreta l’ipotesi di una prossima settimana decisamente caratterizzata da infiltrazioni d’aria più fresca e localmente instabile.
L’ingombrante presenza dell’alta pressione nord-africana sarà l’elemento ancora caratterizzante di questo fine settimana, con temperature che toccheranno i picchi maggiori di tutta quest’ondata di calore. L’estate parrebbe così essersi impadronita di tutto il Paese, con livelli di caldo già allarmanti per le persone maggiormente esposte ai rischi derivanti da temperature troppo elevate. Il modello con sede a Reading vede proprio fra sabato e domenica l’isoterma +20°C ad 850 hPa estendersi dalla Sardegna verso le coste tirreniche centro-meridionali, denotando la massima spinta dell’onda di calore.
La forza dell’alta pressione riuscirà persino nell’intento d’indebolire, almeno inizialmente, gli effetti dell’avvicinamento di un’onda ciclonica dalla Penisola Iberica, che dunque faticherà a trascinarsi stancamente verso il Nord, com’era previsto da tutte le proiezioni modellistiche. In questo modo l’ondata di calore non darà tregua probabilmente un po’ su tutto il Paese, ma sarà proprio questa la giornata in cui si realizzeranno le condizioni per il successivo cambiamento importante atteso un po’ su tutta l’Italia.
Il cut-off, posizionato tra l’Iberia ed il sud della Francia, verrà infatti agganciato da una più incisiva onda depressionaria di matrice nord-atlantica, andando così a rafforzare la saccatura che, acquisendo una maggior forza e spinta dinamica, andrà subito a minacciare la tenuta e la stabilità dall’alta pressione.
Nelle giornate di martedì 26 e mercoledì 27 s’assisterà al netto cedimento della cupola anticiclonica sub-tropicale, con i massimi effetti che si percepiranno probabilmente al Nord per il passaggio ravvicinato del nocciolo freddo della saccatura, che poi giovedì addirittura entrerebbe sui mari nord-occidentali italiani. Inoltre, la genesi di una circolazione ciclonica sull’Adriatico attrarrà l’aria ben più fresca di provenienza atlantica.
Al momento è ancora troppo presto per avere certezze sull’effettiva entità di questo cambiamento meteo. Di sicuro la rinfrescata dovrebbe facilmente propagarsi a tutte le regioni italiane e l’avvento dell’alta pressione delle Azzorre verso la Penisola Iberica e le coste occidentali francesi faciliterà ulteriormente la penetrazione del corridoio di correnti fresche dal Mare del Nord verso il Mediterraneo Centrale.