Gli ultimi acuti dell’inverno antartico hanno portato le temperature su livelli estremi. Il 15 settembre, alla base russa Vostok, la minima si è fermata a -84,2 °C (dato ricavabile dalla stringa sinottica, ma non ancora ufficiale): si tratta del valore assoluto più basso dall’8 agosto 2005 (-85,4 °C) ma, per quanto riguarda il mese, bisogna risalire al 9 settembre 1998 (-86,0 °C) per ritrovare una punta inferiore. Da una settimana, la resistenza dell’inversione termica ha “intrappolato” l’aria fredda negli strati più bassi: già il 12 settembre infatti, la minima aveva toccato i -80,4 °C. Il giorno 14, una massima di -70,2 °C lasciava supporre la risalita; era invece la premessa della successiva discesa barica che, come si nota dalla sintesi dei sinottici, è stata quasi sincrona a quella del termometro:
13 settembre 12Z = 615,3 hPa -77,3 °C
14 settembre 12Z = 610,0 hPa -75,7 °C
15 settembre 00Z = 606,0 hPa -74,1 °C
15 settembre 12Z = 604,3 hPa -79,0 °C
15 settembre 18Z = 604,1 hPa -82,7 °C
16 settembre 00Z = 604,2 hPa -83,6 °C
Statisticamente, le maggiori possibilità di temperature estreme, a Vostok si collocano fra il ritorno del sole sopra l’orizzonte (20-21 agosto) e l’equinozio della primavera australe (22 settembre, quest’anno). A parte il record assoluto del 21 luglio 1983 (-89,2 °C), i successivi otto valori più bassi sono tutti compresi in quest’arco temporale. Quanto all’andamento del semestre freddo (aprile – settembre), molto dipenderà dall’evoluzione della seconda metà di settembre; al momento tuttavia, ci sono le premesse per avvicinare la media record del 1993 (-68,9 °C) perché ogni mese, finora, ha fatto segnare dati (ufficiosi) inferiori alla normale:
aprile = -65,2 °C (-0,4 °C)
maggio = -67,6 °C (-1,8 °C)
giugno = -68,6 °C (-3,2 °C)
luglio = -69,9 °C (-3,2 °C)
agosto = -70,9 °C (-2,9 °C)
Al momento (16 settembre, 06Z) la media è a -69,3 °C ma, nelle prossime due settimane, data l’inevitabile risalita delle temperature, è presumibile si assesti a circa mezzo grado più in alto.