Quest’oggi non voglio parlare dello stratworming pesantissimo a 1 Hpa che si prevede ormai a 144 ore e che interesserebbe in maniera massiva tutta la Siberia occidentale fino alla Svezia. Non voglio parlare delle sue possibili conseguenze in troposfera, perchè quando si parla di meteo e soprattutto quando abbiamo a che fare con la Stratosfera dobbiamo agire in progress analizzando dati certi ogni qualvolta si presentano. Una previsione a 240 ore è una cosa una a 144 ore è gia qualcosa di diverso.
Oggi voglio parlare di ciò che accadrà ormai dalle prossime 96 ore in poi a 100 Hpa. Il VP così ostinato, il VP figlio di un potente stratcooling che avevo notato e analizzato nei miei articoli già dal lontano mese di Ottobre, il responsabile insieme a tutti gli indici di teleconnessione dell’autunno più caldo e siccitoso almeno degli ultimi trent’anni, come era logico che fosse, inizia a perdere propulsione e a essere inglobato da un vero e proprio riscaldamento massiccio dell’intera stratosfera. Nelle prossime ore l’ultimo stratcooling si esaurirà a 30, 50 e 70 Hpa bruciando nella trottola startosferica l’ultima benzina di questo ostinato VP 2006.
Il dopo parla chiaro: finalmente stratcooling in ritirata VP sempre più disturbato e addirittura possibile split previsto dalle 168 ore in poi. A questo punto non resta che fare il conto alla rovescia. Forse e dico forse la fine dell’anno la passeremo sotto l’influenza del nostro caro VP, ma il Gennaio che si inizia a intravvedere è lungi dall’essere simile ai mesi che l’hanno preceduto.
Intanto monitoriamo la stratosfera come al solito, non dimentichi del fatto che questo che stiamo vivendo è senza dubbio un inverno fuori da ogni schema consolidato di previsione dunque capace di tutto…