Abbiamo riassunto, con poche righe, l’essenza dei numerosi approfondimenti sulle dinamiche atmosferiche in essere. Ora, però, dobbiamo aggiungere un altro elemento ed è un elemento che riguarda proprio il Vortice Polare. Un Vortice Polare che sinora aveva manifestato difficoltà enormi alle quote più alte dell’atmosfera (Stratosfera), ma che forse nell’arco di 1 settimana (anche meno) potrebbe subire pesanti modifiche anche nella porzione più “bassa”, ovvero quella troposferica.
Osserviamo insieme due mappe ECMWF. La prima ci mostra la situazione attuale ed è possibile identificare un Vortice Polare Troposferico piuttosto forte e compatto.
La seconda è una proiezione dello stesso modello per la giornata del 23 novembre. Cosa notate? Beh, è abbastanza evidente: la comparsa di alte pressioni sulla verticale del Polo e lo sgretolamento del VPT.
Infine, ecco una proiezione GFS per i primi di dicembre. Abbiamo le temperature e le altezze di geopotenziale in stratosfera e quel che si evince è la spinta di un’onda anticiclonica dal Pacifico verso l’Artico e la conseguente modifica del Vortice Polare Stratosferico. Una situazione ben diversa, in tutto e per tutto, da quella dello scorso anno (che vide un Vortice Polare estremamente forte)
Quali potrebbero essere le conseguenze di tutto ciò? Beh, difficile darvi una risposta certa. Noi crediamo, ma è un’opinione, che tra qualche giorno i modelli matematici di previsione inizieranno a farci vedere interessanti scenari invernali in ampi tratti d’Europa e forse anche alle nostre latitudini. Occhio quindi, perché l’inverno potrebbe iniziare coi botti.