CLIMA E METEO: i dati medi della pressione relativi agli ultimi quattro mesi mostrano la forte anomalia polare che ha interessato la circolazione atmosferica in questa strana Estate dagli estremi termici.
Si è iniziato col mese di Maggio, quando aria molto fredda ha interessato per oltre trenta giorni il Mediterraneo, per continuare con i mesi successivi, caratterizzati da ondate di caldo che hanno interessato a ripetizione l’Europa occidentale, ondate di freddo invece sulla Russia europea, ed alternanza di caldo e di freddo anomali su tutto l’Emisfero settentrionale.
La causa principale è sempre quella, le anomalie bariche positive presenti sulla Groenlandia ed in genere sull’intero Polo Nord, la presenza di NAO negativa, e, in ultima analisi, l’estrema debolezza del Vortice Polare, che in Estate è già normalmente molto debole, ma che, quest’anno, è stato sostituito da figure anticicloniche polari.
La forza del Vortice Polare può essere calcolata grazie alla velocità dei venti zonali, alla quota di 10 hPa, ovverosia alle quote più alte della Stratosfera.
I venti zonali a quelle quote sono normalmente negativi in Estate, ovverosia procedono da est verso ovest, debolmente, indicando l’assenza del Vortice.
In Inverno, come visibile dal grafico, scorrono invece veloci da ovest verso est, raggiungendo la loro massima velocità tra la fine di Dicembre e la prima metà del mese di Gennaio, che sono normalmente quei mesi in cui il Vortice Polare è più forte, e le correnti occidentali sono vigorose.
Quest’anno il mese di Agosto è cominciato con valori negativi da record per la velocità di tali venti, raggiungendo un valore di -7,2 m/s il giorno 09, record storico del periodo 1979-2019, ciò ad indicare l’estrema debolezza del Vortice Polare di quest’anno.
Le previsioni dei modelli matematici ensemble indicano che la debolezza del Vortice Polare potrebbe continuare nei prossimi mesi, fino a raggiungere un minimo storico tra Ottobre e Novembre.
Potrebbe quindi continuare la presenza anomala anticiclonica sul Circolo Polare, in particolare sulla Groenlandia, dove le temperature continueranno perciò a restare elevate ed a sciogliere neve e ghiacci, mentre incerto rischia di essere il tempo sul nostro Continente, sospeso tra rimonte anticiclone africane e rapide incursioni di aria fredda artica.