Non finisce più di stupire il Vortice Polare, così forte e compatto che possiamo considerarlo come la causa dei mali di un inverno davvero negativo, probabilmente il più caldo che si ricordi in tutta Europa. Quando il Vortice Polare è intenso, sono infatti sfavorite le irruzioni fredde verso le medie latitudini.
In realtà il lato positivo c’è ed è rappresentato da un parziale sollievo per i ghiacci artici, che godono di maggiore estensione grazie al fatto che l’aria gelida è rimasta in gran parte calamitata entro il Circolo Polare Artico. Mai come quest’anno il Vortice Polare si è mostrato così forte lungo tutta la colonna atmosferica.
A sorprendere è in particolare la grande energia mostrata in questo febbraio, un mese nel quale invece in genere il Vortice Polare dovrebbe andare incontro a una flessione. Invece nulla di tutto questo è accaduto e ancora in questi giorni il Vortice Polare scoppia di salute.
Si tratta di una classica situazione da AO Index fortemente positivo. L’indice AO Index (Osillazione Artica) misura lo stato di stato di salute del Vortice Polare. La differenza di pressione tra l’artico e le medie latitudini descrive, proprio attraverso questo parametro, la forza del vortice polare.
Un nuovo picco dell’AO Index è stato registrato negli ultimi giorni, con la soglia di +6.18 raggiunta il 22 febbraio. Tale valore rappresentata il secondo grande picco di questo periodo, solo di poco inferiore al livello record di +6.34°C che si era registrato lo scorso 10 febbraio.
I valori di Oscillazione Artica toccati in questo febbraio battono il primato precedente di +5,91 che risaliva al 26 febbraio 1990, altra annata caratterizzato da scarsa dinamicità invernale per la forza del Vortice Polare. La soglia +6 non si era mai toccata dal 1950 ed è stata superata due volte in quasi due settimane.
Ciò conferma la straordinaria anomalia di questo inverno e di questo febbraio. Ma come evolverà ora la situazione? Il Vortice Polare perderà leggermente forza adesso a fine febbraio proprio alle quote più basse, ma solo temporaneamente. Al momento non è ipotizzabile alcun cambio di rotta generale.
Anche a marzo il Vortice Polare sarà probabilmente forte e con valori di AO Index decisamente positivi. Questa situazione sta avendo delle conseguenze anche sull’ozono polare stratosferico con valori molto bassi e da record.
Prima o poi il Vortice Polare subirà il fisiologico collasso stagionale. Tuttavia, spesso il cosiddetto riscaldamento stratosferico finale (Final Warming) avviene tardivamente quando il Vortice Polare è forte a inizio primavera. Non è escluso che eventuali colpi di coda d’inverno avvengano nel cuore della primavera.