Le profonde aree cicloniche prendono coraggio sul Vicino Atlantico, ma nel loro tentativo di movimento verso levante devono per il momento fronteggiare la robusta presenza di un anticiclone proteso su gran parte dell’Europa Centro-Meridionale, che trae spinta dalle latitudini sub-tropicali. Per questo motivo la parte avanzata dell’ammasso nuvoloso, le cui propaggini raggiungono anche il Nord Italia, perde totalmente consistenza riducendosi solo a semplici velature.
La contrapposizione di queste due differenti figure bariche favorisce la risalita di masse d’aria piuttosto tiepide che, dalla Penisola Iberica (punte massime di 23-24 gradi sulle zone meridionali della regione e 30 gradi sulle Canarie) e dal Mediterraneo Occidentale, hanno raggiunto persino il cuore centrale dell’Europa, ove si sono raggiunti valori massimi localmente superiori ai 12/14 gradi. Resta notevole la differenza con le estreme zone nord-orientali europee e la Russia, ove l’azione artica di stampo invernale resta ancora molto viva da lasciare le temperature molto sottozero, specie nelle ore notturne.
Il cuore dell’alta pressione si è spostato quest’oggi sui mari meridionali italiani e sulla Libia, rafforzando su tutte queste zone la stabilità atmosferica. Tuttavia, una leggera flessione del campo barico al Nord sta favorendo l’inserimento di quelle velature che hanno lambito anche le regioni centrali. Il debole flusso di correnti sud-occidentali che accompagna la nuova configurazione barica ha favorito l’addossamento di nubi medio-alte su Liguria e Toscana, ma anche a ridosso di talune aree prealpine. Non si sono avuti fenomeni di rilievo, se non occasionali pioviggini da stau sulle zone maggiormente esposte.