Scontro al calor bianco in ambito mediterraneo Un nuovo robusto perno depressionario sembra destinato a cader presto nella trappola del comparto iberico: da qui si troverà bloccato e con non poche difficoltà di manovra. Tutto nascerà da un possente affondo di una saccatura nord-atlantica (onda di Rossby) verso l’Iberia ed il Marocco, dove si sta per unire con un cut-off presente in precedenza, con caratteristiche di stazionarietà.
L’intera saccatura, nel moto verso levante, si troverà rallentata dallo sviluppo di un promontorio anticiclonico in elevazione dalle latitudini sub-tropicali verso il comparto centro-orientale del Mediterraneo, Balcani e Mar Nero. Forti venti sciroccali si incanaleranno lungo il corridoio passante a metà fra le due distinte figure bariche: in mezzo l’Italia, che sarà colpita da un primo fronte perturbato nella giornata di domenica.
Il passaggio perturbato risulterà piuttosto faticoso e incapace d’estendersi integro verso levante: il vortice ad ovest dell’Italia sarà costretto a tirare un po’ i remi in barca da lunedì, poiché nel frattempo tenderà a chiudersi in cut-off sull’Iberia, a causa del taglio apportato da una rimonta anticiclonica in espansione dall’Atlantico verso la Penisola Scandinava. L’Italia godrà maggiormente di una parziale espansione di un cuneo stabilizzante di natura nord-africana, ma il vasto mulinello depressionario iberico non si perderà d’animo e probabilmente riuscirà più efficacemente ad avvicinarsi sul nostro Paese per la parte centrale della settimana.