CRONACHE METEO: sono ben 34 giorni consecutivi che il sole non presenta una sola macchia, si può dire che è andato in una fase di minimo profondo, durante il quale il vento solare è fortemente indebolito.
Questo vento solare è costituito da un flusso di particelle elettromagnetiche che, in un certo modo, protegge la Terra dall’afflusso di raggi cosmici che si abbattono continuamente sul nostro pianeta.
Si tratta di un flusso di particelle cariche elettricamente che nasce continuamente nello spazio profondo per esplosione di supernove, e che, investendo il nostro pianeta, potrebbe avere effetti sul nostro clima (provocando la formazione di nuclei di condensazione delle nuvole basse).
Quando il vento solare è indebolito, i raggi cosmici colpiscono in grande quantità la nostra atmosfera, anche se la massa atmosferica funge da protezione per chi vive a livello del mare.
Ma un altro grosso problema che si sta ponendo durante questi giorni è quello dell’esposizione dei passeggeri degli aerei di linea ai raggi cosmici.
A quote superiori ai 10 km di altezza, infatti, la bassa densità della nostra atmosfera non ci protegge a sufficienza da questo afflusso di raggi cosmici, ed è stato calcolato che un passeggero di un volo charter che viaggi da Chicago a Teterboro, in circa un’ora e 40 e ad un’altitudine media di 12-13 km, riceverebbe fino a 73 volte la dose di radiazioni che invece assorbirebbe quando l’attività solare è nella norma.
Esso corrisponde al doppio di un dosaggio di raggi X necessari per fare una radiografia dentale.
La maggior parte dei voli commerciali si effettua a quote un po’ più basse, per cui il dosaggio di radiazioni varia fra i 20 ed i 60 volte quello normale.
Il problema quindi non è da poco, soprattutto per coloro che devono viaggiare in aereo spesso.
E sta diventando un problema grosso soprattutto per i piloti di linea che devono lavorare sempre in alta quota.