ASSALTO DELLE PERTURBAZIONI – In questa fase il Mediterraneo rimane l’area bersagliata più direttamente dai fronti d’origine atlantica: questo trend è determinato dalla presenza di un’area d’alta pressione di blocco, posizionata su latitudini settentrionali tra Scandinavia, Russia e parte delle nazioni orientali dell’Europa. Negli ultimi giorni, nonostante il canale aperto con l’Atlantico, sono però sopraggiunti verso il bacino del Mediterraneo solo ammassi perturbati piuttosto modesti, inseriti in saccature poco organizzate. Si è fatta più che altro sentire l’instabilità ad evoluzione diurna, allargata a tutta l’Europa Centro-Meridionale, per via dell’assenza dell’anticiclone. Ora la situazione sta però mutando, per effetto dell’ingresso di un impulso perturbato ben più intenso e facilmente osservabile in tutta la sua maestosità dall’immagine satellitare. L’avanzata del fronte verso E/SE creerà i presupposti per l’acuirsi della crisi perturbata sul cuore del Mediterraneo, che si protrarrà per tutto fine mese determinando scenari a tratti quasi autunnali.
TEMPORALI PRIMA DEL PEGGIORAMENTO – L’Italia ha anche quest’oggi risentito di una spiccata variabilità, più accentuata al Meridione e su parte del Centro Italia dove il meteo si è mostrato piuttosto capriccioso fin dal mattino per una prima perturbazione associata ad un vortice ora sul Mar Ionio. Altrove la giornata era invece iniziata molto meglio, ma le ampie schiarite si sono poi alternate ad improvvisi scrosci di pioggia, con questi ultimi che sono divenuti localmente diffusi nelle ore pomeridiane. Notevole la fioritura temporalesca su zone interne del Centro, localmente anche a ridosso delle coste tirreniche, ma anche su parte dei settori alpini e prealpini fino alle alte pianure del Triveneto. E’ il tipico scenario d’instabilità primaverile, tra l’altro accompagnato da clima particolarmente mite con le temperature diurne che hanno sovente superato i 25-26 gradi al Nord. E’ proprio il caldo a far carburare i temporali nelle ore più calde e pomeridiane, che non trovano difficoltà a svilupparsi per l’atmosfera molto instabile.
DOMENICA SOTTO LA PIOGGIA – Dall’instabilità si andrà, nell’arco delle prossime 24 ore, verso una situazione più perturbata a causa dell’intrusione del fronte nord-atlantico. Ciò determinerà tra l’altro una decisa flessione termica sulle aree più battute dal maltempo, specie al Nord e parte dei versanti tirrenici.