Tale bolla fredda ben, oltre i -25 ° C, con un suo apice di ben -30° C, come mostra la carte delle GFS per il giorno 9 di giugno 2005, verrà originata dal passaggio di un fronte freddo, che lambirà le nostre regioni nord orientali, già durante questo week end.
Il passaggio di detta perturbazione inizierà a “lanciare in quota” un carico di aria fredda ,ex origini polari, che verrà isolata da una struttura altopressoria di contorno. Si desume, da tale struttura, una potenziale e peculiare situazione molto “impattante” per il settore nord orientale del nostro Paese e per alcune regioni centrali, interne e del versante adriatico. La carica “esplosiva” di questo nucleo freddo, sarà determinata da un gradiente barico, in prossimità del suolo, molto marcato e che inizierà a disseminare delle situazioni temporalesche anche molto forti. La turbinante rotazione antioraria, alla quota di 500 hpa, non sembra, come immaginano le GFS, arrendersi solo alle alte quote, ma cercare il suo “incavo”, per ovvie ragioni di contrasto, anche nelle vicinanze del suolo.
Porremmo dedurre che tale “farfalla” non si limiti solo a manifestazioni temporalesche, anche di forte intensità, ma possa essere accompagnata da una rapida, sebbene localizzata, inversione di rotazione al suolo che potrebbe generare delle improvvise, speriamo non rovinose, trombe d’aria. Il “gap” termico, alla quota di 1550 mt. circa, è notevolissimo. Si passa, attualmente da una 0° C, oltre il confine delle nostre Alpi orientali, sino ad una +15° C, circa, ubicabile sulle nostre regioni centrali.
Situazione dalle sfumature molto insidiose che, al momento, esistono solo in una “realtà simulata”, che potrebbero svilupparsi con tutta la loro “durezza”.