Un mese fa i quartieri di cittadine satellite a nord di Londra sono stati interessati da una grandinata di proporzioni eccezionali. In tale circostanza la grandine ha forato i tetti delle abitazioni e di uffici pubblici, comprese alcune scuole. Le persone del luogo affermano di non aver mai veduto fenomeni simili.
Nelle Isole Britanniche, eventi violenti si sono avuti anche nel passato. La letteratura meteorologica è ricca di cronache inglesi, più di ogni luogo del Pianeta.
Gli analisi del clima rilevano anche da queste parti, un trend verso una certa accentuazione dei fenomeni estremi, con grandine talvolta devastante (una decina di segnalazioni solo questa estate) e svariati tornado (anche questi documentati).
Cosa è successo ieri: un tornado in via di stima da parte del Met Office, ha attraversato il centro urbano della città inglese. Si tratta di un evento insolito per l’Europa, dove in genere questi fenomeni si limitano ad interessare aree poco abitate.
Nella fattispecie, l’evento ha colpito la città, provocando persino crolli e ben 19 feriti. Dalle cronache che sono presenti nei giornali, la gente descrive l’evento come se si fosse in un set cinematografico: il temporale si è scatenato improvviso, il tubo del tornato si è poggiato nel centro urbano, abbattendo alberi, strappando tetti, poi sollevando auto e rilasciandole a decine di metri. Infine, la sua forza è cresciuta a tal punto che persino degli edifici risultano danneggiati.
Il fenomeno atmosferico è molto insolito, appena abbiamo appreso la notizia siamo rimasti stupiti e preoccupati, ma riteniamo che quanto accaduto non sia assolutamente da mettere in relazione ai cambiamenti climatici.
Sull’argomento serve rigore scientifico e cautela. La notizia impressiona parecchio, ma dobbiamo tener conto che viviamo bombardati di informazione, che eventi anche maggiori del passato, oggi non sono noti.