L’Estate pare aver trovato un suo equilibrio
Se dovessimo ripercorrere minuziosamente l’irto cammino che ci ha condotto a questo punto dell’Estate, potremmo scrivere un tomo meteorologico non privo d’interesse. Non mancherebbero difatti gli spunti discorsivi, si potrebbero “perdere” ore ed ore a disquisire circa la normalità di una stagione fatta, finora, di eccessi. L’utilizzo di termini quali “equilibrio” o “irrequietudine”, apparentemente contrapposti, rappresenterebbe un esercizio grammaticale intriso di significati, ma il cui unico risultato sarebbe quello di rappresentare al meglio il primo scorso stagionale.
Rammenterete che fin da Maggio l’Anticiclone africano venne a farci visita e fu una sortita sgradita, perché consegnò agli annali meteorologici una delle più forti ondate di caldo mensili dell’ultimo cinquantennio. Il brivido di un’Estate 2003 Style ci percorse la schiena, scomodare quel paragone fu persino troppo facile. Tuttavia in tanti prescinderono dal considerare il tempo come un’entità dinamica e la memoria storica, per fortuna, non sempre ha valenza.
Venne così il fresco, poi il caldo, giunsero furiosi temporali e non ultima una bolla rovente sahariana che ha letteralmente ustionato il territorio peninsulare. Ora però, sebbene a livello continentale la barica si mantenga dinamica, l’Estate “mediterranea” pare aver trovato un suo equilibrio, fatto di caldo e brevi tregue oceaniche.
Un bel mercoledì d’Estate
L’Alta Pressione africana, dopo la temporanea pausa dei giorni passati, sta tornando alla carica e il caldo, moderato, avvolge diverse regioni peninsulari. Domani verrà registrato un ulteriore lieve incremento delle temperature massime nelle Isole maggiori, al Sud e nelle Centrali tirreniche.
Valori che sovente varcheranno la soglia dei 35 gradi, i picchi interesseranno le zone interne della Sicilia e della Sardegna, ove la colonnina di mercurio potrebbe fermarsi attorno ai 36-37, forse 38 gradi. Valori non distanti verranno registrati anche nell’entroterra laziale. Farà un po’ meno caldo nel versante Adriatico e in Val Padana, ma su quest’ultima un po’ più di umidità e le isole di calore urbane renderanno la calura localmente afosa.
Il sole splenderà da Nord a Sud e le poche nubi presenti, riconducibili come consuetudine al riscaldamento diurno, si staglieranno sui cieli alpini e localmente appenninici. La probabilità che possano esservi fenomeni appare blanda e limitata alle Alpi Cozie, alla Val d’Ossola, alle Alpi Orobie e ai rilievi dolomitici. Brevi acquazzoni temporaleschi, che si esauriranno rapidamente nel corso della sera.
I venti saranno in prevalenza deboli e di direzione variabile, oppure a regime di brezza. Qualche spiffero di aria da est giungerà in Adriatico, sul Canale di Sardegna avremo ancora un po’ di Scirocco mentre nei mari circostanti la Puglia soffieranno correnti settentrionali.
Più temporali sui rilievi alpini
Sembra essere questo l’unico elemento di novità a una condizione barica di stallo. L’Anticiclone afro-oceanico avrà il suo lato debole in corrispondenza delle aree montane settentrionali, ove si insinueranno refoli di aria temperata atlantica. Evidente che il contrasto termico con quella più calda proveniente da sud enfatizzerà la formazione di celle temporalesche localmente consistenti. Giovedì, ad esempio, le nubi che si staglieranno nei cieli alpini saranno tante e consistenti. I temporali, fin dal tardo mattino, interesseranno le zone montagnose del Piemonte, dell’Alto Adige, i confini veneti, friulani e persino i tratti centrali dell’Appennino ligure.
Nel corso del tardo pomeriggio-sera osserveremo poi una ulteriore accentuazione della fenomenologia, specie in Friuli, Lombardia occidentale e Piemonte orientale. In queste zone le celle temporalesche potrebbero sconfinare verso le aree pedemontane padane e localmente fin sul piano, inoltre non escludiamo che qualche temporale resista all’arrivo della notte. Da segnalare poi sporadici acquazzoni nell’Appennino emiliano, mentre diversi cumuli da bel tempo si formeranno a ridosso della dorsale appenninica centro settentrionale. Nel resto della Penisola splenderà il sole e il caldo sarà sempre moderato su Isole, parte del Sud e Centrali tirreniche.
Venerdì, a causa dell’influenza umida oceanica, avremo condizioni di tempo variabile su buona parte del Nord. Frequenti gli episodi temporaleschi sulla Lombardia occidentale, nell’alto Piemonte e nei tratti meridionali piemontesi. Qualche breve acquazzone potrebbe interessare anche l’Appennino ligure, quello emiliano e i settori centro settentrionali appenninici, dalla Toscana al Molise. Al Nordest, eccezion fatta per residui rovesci mattutini nell’Alto Adige, avremo un po’ di nubi sparse per buona parte del giorno, spesso stratiformi. Detto infine delle nubi che avvolgeranno diverse zone appenniniche, segnaliamo qualche cumulo anche nelle zone interne orientali delle Isole. Il sole splenderà invece indistintamente in tutte le restanti aree, specie nei litorali, ove il clima sarà più gradevole grazie alle benefiche brezze marine.
Il tempo in avvio di Agosto
Lo scenario meteorologico peninsulare sarà dominato dall’Anticiclone afro-oceanico. Il sole splenderà un po’ dappertutto, in particolare lungo le coste, ove i vacanzieri potranno beneficiare di giornate calde ma non troppo. Le nubi indugeranno invece a ridosso dei rilievi, sia alpini che appenninici. Sabato avremo ancora qualche temporale lungo la cerchia alpina, ma anche nell’Appennino meridionale.
Domenica nuovi spifferi umidi oceanici potrebbero acuire l’instabilità diurna sui rilievi del Triveneto, con probabili sconfinamenti in direzione di alcuni tratti pedemontani e localmente pianeggianti. Al mattino, inoltre, alcune celle temporalesche potranno transitare rapidamente tra il Piemonte e la Lombardia. Altrove tanto sole.