SUPER CICLONE NORD-ATLANTICO – Maltempo severo e venti tempestosi hanno iniziato a colpire la Gran Bretagna, il nord della Francia e la Norvegia meridionale: tutta colpa di un ammasso perturbato legato ad un fulcro di bassa pressione che si è approfondito fino a raggiungere valori di appena 950 hPa. Tale depressione si trova collocata non lontano dalle coste settentrionali irlandesi e quelle occidentali scozzesi: attorno al minimo barico convergono, con moto antiorario, i venti violentissimi con raffiche che hanno già localmente toccato picchi di oltre 150 km/h, specie sulle cime delle Highlands. L’onda depressionaria, a cui si collega l’ammasso perturbato, affonderà gradualmente più a sud, così da coinvolgere anche le restanti aree dell’Europa Occidentale, in particolare l’Iberia, che risulta al momento ancora protetta da un relativo campo anticiclonico: le precipitazioni potrebbero risultare estreme tra Portogallo e Galizia.
ITALIA ATTENDE PEGGIORAMENTO – Il guasto meteo coinvolgerà gradualmente anche il nostro Paese, sebbene senza gli effetti così virulenti con cui si manifesterà in altre zone d’Europa. Quest’avvio di settimana è risultato sostanzialmente tranquillo, ma è una calma del tutto illusoria: i cieli non sono però risultati privi di nubi. L’anticiclone che protegge l’Italia non è infatti particolarmente solido e permette lo scorrimento d’infiltrazioni d’aria umida, attendendo quello che sarà l’ingresso perturbato vero e proprio. Nuvolaglia sparsa ha interessato in particolare le regioni settentrionali, determinando locali piovaschi. Altri disturbi nuvolosi si sono avuti all’estremo Sud e le due Isole Maggiori, per l’influenza di una modesta depressione nord-africana che ha determinato piovaschi in Sicilia. Non solo nubi, ma anche nebbie che hanno dominato soprattutto in Pianura Padana e valli appenniniche delle regioni centrali.
TREND NATALIZIO – Lo scossone perturbato natalizio si inizierà a manifestare a partire dalla giornata della Vigilia e quindi nelle prossime 24 ore, con precipitazioni in arrivo sul Settentrione accompagnate da correnti miti meridionali che enfatizzeranno il maltempo a ridosso dei rilievi. Non sarà un Bianco Natale e tanto meno gelido, se non in montagna sull’Arco Alpino.