INIZIO APRILE MOVIMENTATO L’Italia sta vivendo l’apice di una fase calda anticiclonica che solo dal week-end inizierà lentamente a ridimensionarsi, ma volgendo lo sguardo al resto d’Europa già da ora si avvertono i primi sintomi di un cambiamento che tenderà a divenire sempre più deciso, dopo il prolungato dominio dell’alta pressione. Correnti d’aria moderatamente fredda non interessano più solo l’Europa dell’Est, ma si sono estese anche alle nazioni centrali del Continente. Un impulso più deciso d’aria artica si getterà sulle nazioni del comparto centro-orientale dell’Europa nel corso del prossimo week-end, contestualmente ad un ulteriore arretramento dell’alta pressione azzorriana che al tempo stesso tenderà a disporsi lungo i meridiani del Vicino Atlantico, facilitando così ulteriormente l’affondo delle masse d’aria fredde polari sul cuore del Continente.
SETTIMANA SANTA, RITORNA L’INVERNO? Secondo le ipotesi attualmente tracciate dai modelli, ulteriori affondi d’aria artica punteranno l’Europa nel corso della prossima settimana: questa fase potrebbe andare in crescendo, con un importante travaso d’aria artica che, seguendo una rotta leggermente più occidentale, invaderà il cuore del Continente tra martedì 3 e mercoledì 4 aprile: si stimano isoterme ad 850 hPa comprese fra i -8 ed i -12, degne di un’incisiva irruzione invernale. Sembrano al momento basse le probabilità che quest’aria così fredda possa sprofondare fin sul Mediterraneo, dove si avrebbero solo le briciole con coinvolgimenti marginali del Settentrione, mentre sul Sud potrebbero al contrario risalire masse d’aria nord-africana. In ogni caso, il quadro evolutivo sul lungo periodo resta difficilmente decifrabile e vi sono delle ipotesi che dell’aria fredda possa sconfinare e generare una fase perturbata degna di nota anche sulle regioni italiane, a ridosso di Pasqua.