Salgono sempre più le quotazioni in merito al vigoroso cambiamento atteso subito dopo l’inizio della settimana, per opera di un’incursione perturbata e fredda in discesa dal Nord Europa: tutto ciò scaturità da quel che resta dell’Uragano Gonzalo che, una volta raggiunto il Regno Unito ormai declassato a depressione extratropicale, si tufferà verso l’Europa Centrale ed il Mediterraneo (leggi qui per ulteriori approfondimenti). Abbiamo evidenziato il crollo termico atteso anche di oltre 10 gradi, rispetto all’attuale ondata di calore: ciò determinerà un clima più autunnale e l’arrivo delle prime nevicate stagionali sulle Alpi (specie versanti nord ed aree confinali), come mostra la mappa in basso relativa alle precipitazioni previste per i prossimi 7 giorni.
Tuttavia, con ogni probabilità, la neve farà la sua comparsa anche sui rilievi più elevati della dorsale appenninica, se verrà confermata l’attuale evoluzione. La cartina in basso mostra le termiche previste per il mattino del 23 ottobre, con valori d’appena +2°C all’altezza isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri di quota) lungo le regioni centrali interne e del versante adriatico. Ciò significa che potrà nevicare anche localmente fin sotto i 1500 metri di quota, specie durante i maggiori rovesci. L’aria fredda d’estrazione artica si propagherà rapidamente a tutta la Penisola, raggiungendo anche il Meridione: la percezione del calo termico sarà ulteriormente accentuata dalla ventilazione attesa molto intensa dai quadranti settentrionali.