L’elemento saliente a breve termine.
La Depressione d’Islanda seguiterà a iniviare impulsi perturbati verso est e il Mediterraneo, divenuta area ciclonica, richiamerà a sé una nuova intensa perturbazione nella giornata di domani. Si preannuncia quindi un nuovo peggioramento delle condizioni meteo.
L’elemento saliente a medio termine.
L’attività ciclonica oceanica sembra non subire sostanziali modifiche. Vi saranno nuove perturbazioni e nell’intervallo tra l’una e l’altra la nostra Penisola potrà godere di ampie schiarite e tempo buono. Non è da escludere che possano esservi persino temporanee rimonte anticicloniche, ma che si rivelerebbero effimere. Altro elemento d’interesse è dato dalla comparsa delle Alte Pressioni sull’Europa nord orientale. In tal modo queste aree del Continente subirebbero il primo vero raffreddamento invernale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Dopo metà mese lo scenario barico continentale potrebbe presentarsi estremamente interessante. Sul lato di ponente proseguirebbe l’azione ciclonica oceanica, mentre su quello orientale agirebbero masse d’aria assai fredde di estrazione artico-continentale.
Il trend a lungo termine:
L’Italia potrebbe rivelarsi quale zone di confine, ma stante le ultime interpolazioni modellistiche potrebbe proseguire l’azione ciclonica atlantica. Tuttavia il freddo, quello vero, sarebbe là, a due passi.
Elementi di incertezza:
E’ evidente che una simile evoluzione nasconde in sé notevoli insidie.Vi sono delle discordie nei principali Centri di Calcolo, concernenti principalmente la strutturazione di figure anticicloniche alle alte latitudini. Se facciamo riferimento al Modello americano GFS ecco che viene percorsa la strada che porterebbe le prime vere incursioni invernali dopo metà mese. Se invece facessimo riferimento al Modello europeo ECMWF ecco che la scena verrebbe percorsa da nuove ondulazioni cicloniche di chiaro stampo oceanico. Per poter comprendere chi avrà ragione dovremo necessariamente attendere i futuri aggiornamenti.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico peninsulare notiamo come le temperature siano destinate a non subire variazioni eclatanti. Verrà percorsa difatti una strada che dovrebbe regalarci valori prossimi o poco al di sopra della norma. Dopo metà Dicembre, invece, alcuni membri previsionali indicano un consistente calo termico.
Le precipitazioni sembra invece possano proseguire per tutto il periodo previsionale, pur con delle tregue dettate dall’intervallo tra il transito di una perturbazione e la successiva.
Focus: evoluzione sino al 15 dicembre 2009
Nei prossimi giorni il tempo sarà condizionato dal passaggio di un’altra intensa perturbazione atlantica che prima arrecherà condizioni di maltempo, poi lascerà in dote una vivace variabilità. L’allontanamento della Bassa Pressione faciliterà un successivo miglioramento, che dovrebbe comunque rivelarsi effimero in quanto nuovi impulsi perturbati potrebbero giungere sull’Italia.
Dopo metà mese si entra nel campo delle ipotesi. Sembra comunque che l’Atlantico sia destinato a recitare il ruolo da protagonista, tuttavia il freddo si affaccerebbe sull’Europa orientale e potrebbe portarsi a due passi dallo Stivale.
Evoluzione sino al 20 dicembre 2009
Non escludiamo, come accennato nell’editoriale di inizio settimana, che il freddo possa poi venire a trovarci e dar vita al primo verro assaggio invernale della stagione.
In conclusione.
Avvio di Dicembre che senz’altro si presenterà estremamente dinamico. Sarà da stabilire se avrà la meglio l’Atlantico oppure se i primi veri freddi riusciranno a cambiare le carte in tavola.