Probabilmente non si raggiungeranno le punte di ieri – 150 km/h sui crinali appenninici – ma certamente vi saranno delle aree d’Italia che dovranno sopportare raffiche molto violente. C’è da dire che il nostro Modello Matematico ad alta risoluzione ci offre una stima delle raffiche in prossimità del suolo (a 10 metri d’altezza), ragion per cui è lecito ipotizzare picchi maggiori sui crinali montani. Ad esempio sulle Alpi occidentali.
E’ qui, difatti, che si dovrebbero raggiungere le velocità più alte: il alcuni punti si potrebbero sfiorare i 90 km/h. Punte di 70-80 km/h coinvolgeranno anche i crinali del Trentino e alcuni tratti della Sardegna tirrenica – soprattutto valli e litorali ogliastrini, zone notoriamente esposte ai venti di caduta dal massiccio del Gennargentu. Segnaliamo, infine, punte comprese tra i 40 e i 50 km/h tra Marche e Romagna.