Tutti aspettano il freddo e la svolta invernale del week-end, ma vale la pena dedicare ulteriore attenzione ai venti di tempesta che accompagneranno l’incursione perturbata attesa venerdì, a cui seguirà subito il travaso d’aria artica verso il Mediterraneo. Come già sottolineato, le raffiche più intense probabilmente si raggiungeranno sui valichi montuosi alpini ed appenninici, dove non ci sarebbe da sorprendersi se si verificassero raffiche anche eccezionali ad oltre 150-160 km/h, specie sui versanti immediatamente sottovento alle cime montuose più elevate.
Allo stesso tempo il vento raggiungerà intensità davvero impetuose e inusuale anche a bassa quota, ovvero a livello del suolo sulle coste ed in mare aperto. Tutto inizierà questa notte, con una violenta libecciata che andrà rapidamente a svilupparsi dal Mediterraneo Occidentale verso il Mar Ligure: su quest’ultimo si assisterà così ad un incremento eccezionale del moto ondoso. A far la differenza l’elevatissimo “fetch”, ovvero la lunghissima distanza percorsa dal vento tempestoso da sud/ovest in risalita dal Mediterraneo Occidentale. Il picco dei venti burrascosi dovrebbe raggiungersi attorno alle ore centrali di domani, venerdì 16 dicembre.
Lecito attendersi eccezionali mareggiate sulla costa ligure, soprattutto sulla Riviera di Levante, quella più esposta alle onde gigantesche da libeccio. Vi mostriamo quest’oggi in esclusiva le mappe elaborate dal nostro Centro di Calcolo che mostrano la direzione e l’altezza dell’onda: ebbene, si può notare come sulle zone rappresentate in viola le onde potrebbero raggiungere livelli anche di 6-7 metri. Il picco della tempesta, nella seconda parte della giornata di venerdì, si espanderà anche verso parte delle coste della Toscana, quelle dell’ovest della Corsica e della Sardegna: anche in tutte queste zone esposte potrebbero verificarsi mareggiate davvero violente.