Sappiamo che una figura anticiclonica come quella in essere – proveniente dall’Africa – è difficilmente attaccabile. Eppure l’Atlantico sta mostrando una vigoria inaspettata e sembra non voglia recitare il ruolo di vittima sacrificale. Tant’è che la progressiva erosione barica, messa in atto da inesorabili impulsi d’aria fresca, sta fiaccando la resistenza altopressoria al punto da riuscire ad imprimere un marchio temporalesco indelebile nelle regioni settentrionali.
Il transito di un fronte temporalesco consistente spazzerà via la calura anzitutto al nord, dopodiché toccherà alle rimanenti regioni perché come detto affluiranno correnti secche dai quadranti settentrionali. Venti prima nordoccidentali o di Tramontana, poi addirittura il Grecale. Insomma, torneremo a respirare pur in un contesto di stabilità estiva difficilmente attaccabile.
Il tempo martedì 30 luglio
Sarà una splendida giornata d’estate, un po’ ventosa nelle regioni del centro sud e insulari per via di un sostenuto maestrale. Le temperature registreranno un calo ma quel che più importa è la netta diminuzione dell’afa. Anche laddove si raggiungeranno picchi termici elevati – ad esempio in Sicilia – il clima sarà decisamente più clemente. Dal fronte instabilità poco o nulla da segnalare, soltanto qualche sporadico acquazzone tardo pomeridiano sui rilievi dell’alto Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Settimana col bel tempo
Come detto pocanzi, la struttura anticiclonica continuerà a proteggerci da eventuali assalti perturbati ma almeno perderà gran parte di quella matrice africana che tanto ci sta facendo soffrire. Mercoledì, ad esempio, i venti si disporranno da n/ne e apporteranno un ulteriore lieve calo delle temperature soprattutto sulle adriatiche e al sud. Tra l’altro potrebbe manifestarsi qualche episodio temporalesco pomeridiano tra i rilievi della Calabria e della Sicilia orientale.
Questo lo scenario che ci aspetta sino a giovedì, dopodiché si potrebbe assistere ad un nuovo aumento delle temperature per una crescente influenza africana. Ma non sembra, almeno al momento, che si possano manifestare quegli eccessi termici che hanno caratterizzato gli ultimi 3-4 giorni.