L’Europa è divenuta terra di battaglia tra due distinte circolazioni: ad ovest l’Atlantico, ad est l’Anticiclone Russo-Siberiano. L’Italia si trova sulla linea di confluenza tra le due, con prevalenza oceanica sino a ieri. La giornata odierna segnerà un ridimensionamento termico importante, provocato dai forti venti settentrionali che insisteranno su molte regioni.
Sappiamo che il vento si origina perché tra due aree si viene a creare un forte gradiente barico, o differenza di pressione. Si può supporre, quindi, che da qualche parte ad ovest dell’Italia sia presente un’area anticiclonica, mentre a nord o ad est una zona ciclonica. Se voleste appurarlo personalmente, vi basterebbe osservare uno qualsiasi dei più autorevoli modelli previsionali per rendervi conto che la dinamica è esattamente quella ipotizzata: Anticiclone delle Azzorre sull’asse Franco-Iberico, depressioni sull’Europa centrale e sud orientale.
Conoscendo la direzione del vento, che proverrà da Maestrale o Tramontana, sappiamo che alcune regioni risultano più esposte mentre su altre intervengono importati fattori orografici. In Val Padana, ad esempio, la ventilazione sarà ovunque debole perché le Alpi non consentiranno alcuna intrusione. Ragion per cui insisteranno nebbie e foschie, localmente anche nelle ore centrali, e le temperature resteranno chiaramente invernali. Al contrario, lungo il confine – versanti settentrionali in primis – si addenseranno nubi decisamente compatte e potranno verificarsi delle nevicate. Le più fitte interesseranno la Valle d’Aosta.
Nelle centrali tirreniche ci aspettiamo condizioni di bel tempo, o comunque il passaggio di poche sterili nubi e locali annuvolamenti sulla dorsale appenninica umbro-laziale. Diversa la situazione ad est, sull’Adriatico, dove invece riscontriamo la presenza di annuvolamenti piuttosto compatti subito a ridosso delle coste. Attualmente, se si eccettuano dei piovaschi sulla Puglia Garganica, non sono in atto fenomeni significativi, tuttavia qualche pioggia sembra poter intervenire nelle prossime ore. Difficilmente riusciranno ad espandersi verso l’entroterra, ma qualora lo facessero è bene mettere in preventivo delle nevicate tra gli 800 e i 1000 metri di altitudine.
Nelle regioni meridionali, al di là del forte vento e della maggiore sensazione di freddo – le temperature caleranno in modo significativo – si osserverà una nuvolosità variabile e non mancherà occasione per piovaschi e spruzzate di neve oltre i 1000/1200 metri. Piogge più corpose stanno già interessando e continueranno ad interessare la bassa Calabria e la Sicilia settentrionale, con rovesci e temporali soprattutto sulle coste. Infine, qualche pioggia sembra in grado di interessare il nord Sardegna, ma in rapida attenuazione nel corso della giornata.
Concludiamo dicendovi che sui canali insulari e lungo il basso Adriatico, ci aspettiamo un vento a tratti burrascoso che potrebbe dar luogo a delle mareggiate nelle coste esposte.