In queste ore si percepiscono i primi spifferi d’aria fresca. Giungono accompagnati dai venti di Bora, in intensificazione sull’Alto Adriatico. Poi verrà il Grecale, che si propagherà in tutta Italia e darà un piccolo scossone alle temperature. E’ bene sgombrare il campo da ogni dubbio. Non arriverà nessuna irruzione d’aria fredda. L’influenza della massa gelida russa sarà blanda, a conferma che l’obbiettivo principale resto il comparto balcanico-ellenico. La flessione termica si percepirà soprattutto di notte, quando le minime scenderanno abbondantemente al di sotto dei 10°C e su molte città arrivare a sfiorare gli 0°C.
Ricordando che si viene da un periodo contraddistinto da temperature particolarmente miti, l’incursione del Grecale acuirà il constrato termico e in prima istanza sarà capace di riattivare un po’ d’instabilità. Considerando l’area peninsulare ove l’atmosfera è ancora in subbuglio, cioè lo Ionio, è lecito attendersi un rinvigorimento delle piogge in quelle zone.
Le nubi che in giornata si addenseranno sui cieli del Nordovest e delle Centrali Adriatiche – causando qualche debole pioggia – si diraderanno rapidamente. Qualche rimasuglio coinvolgerà il Piemonte, l’Abruzzo e il Molise nella mattinata di domani, ma poi sparirà.
Ben diverse, invece, le condizioni meteorologiche del Mezzogiorno. In Sicilia e Calabria assisteremo ad un nuovo peggioramento. Saranno coinvolte soprattutto le aree ioniche, ove potrebbero svilupparsi forti temporali. Al momento, scrutando le proiezioni modellistiche, non è escluso che possano assumere carattere di nubifragio a livello locale. Delle piogge, più deboli e a sprazzi, dovrebbero coinvolgere anche la Puglia, la parte orientale della Basilicata e la Sardegna di Levante.
Nelle giornate successive accadrà poco. Anzitutto proseguirà l’afflusso d’aria fresca, che potrebbe acuirsi al Sud tra domenica sera e lunedì mattina. L’ulteriore diminuzione termica regalerebbe le prime sensazioni invernali. L’Alta Pressione dominerà la scena un po’ ovunque, salvo residui annuvolamenti sulla Sicilia ionica, nel Reggino e sulla Sardegna orientale. Zone, queste, ove potrebbero verificarsi altre piogge. Nelle pianure del Nord, infine, continuerà a formarsi la nebbia. Una nebbia in banchi, talvolta fitta e persistente.
Qualche cenno di cambiamento pare intravedersi martedì, quando una massa d’aria instabile Atlantica potrebbe avvicinarsi alla Sardegna causando un graduale peggioramento. I venti, nelle due Isole, dovrebbero ruotare da SE e far fluire aria ben più mite di estrazione mediterranea. Spifferi d’aria umida potrebbero raggiungere l’estremo Nordovest, provocando anche in quel caso un aumento della nuvolosità e occasionali precipitazioni.
L’aria fresca, o fredda, dovrebbe lasciarci definitivamente mercoledì e al suo posto arriveranno correnti più miti con conseguentemente innalzamento delle temperature.