La protezione stabilizzante sull’Italia non appare così solida: il promettente anticiclone, al momento minacciato dalle insidie atlantiche in avvicinamento da ovest, si troverà costretto a correre ai ripari dall’altro lato (quello orientale) per evitare un tracollo troppo rapido, causato dalla repentina espansione retrograda di una goccia fredda attualmente centrata sul comparto balcanico-danubiano. Questo mulinello d’aria instabile darà così un po’ di brio allo scenario d’inizio settimana sul nostro Paese: per l’alta pressione non sarà una vera e propria battuta d’arresto, ma ci sarà un corposo ingresso d’aria fresca, specie tra le regioni adriatiche e quelle meridionali.
L’improvviso moto retrogrado del nucleo freddo scaturirà a seguito dell’irrobustimento dell’anticiclone tra la Scandinavia e la Russia: il rafforzamento della fortezza anticiclonica alle alte latitudini farà infatti da “effetto scivolo” e così la goccia fredda verrà imboccata verso il Mar Ionio, dopo l’attraversamento dei territori balcanici. A parte il vento e la netta diminuzione della temperatura, ben pochi saranno gli effetti sulle regioni meridionali: non vi sarà nessun peggioramento, ma solo un po’ di effervescenza atmosferica, peraltro in parte smorzata dalle correnti troppo intense anche in quota e non solo nei bassi strati.