Per alcuni versi è cominciata una settimana autunnale, perché ricca di piogge su alcune regioni, su altre variabile e su altre ancora calda come d’estate. E’ frutto della dinamicità delle stagioni transitorie, come l’autunno appunto, durante la quali è più facile assistere ai repentini cambiamenti circolatori ed è usuale osservare condizioni meteo differenti a seconda delle regioni d’Italia considerate.
Nel passato, quando ancora l’autunno era dominato dalle perturbazioni atlantiche, capitava che settembre conducesse le piogge dapprima nelle regioni settentrionali, successivamente su quelle centrali e soltanto in ultima istanza nel mezzogiorno. Accadeva perché il nastro perturbato progrediva verso sud molto gradualmente, erodendo e scalzando dal Mediterraneo l’Anticiclone delle Azzorre.
Ultimamente sembra invece che la natura abbia intrapreso strade diverse. Osservare le perturbazioni atlantiche è meno usuale, mentre è divenuto abituale sentir parlare di scambi meridiani. Ovvero dello spostamento di grandi masse d’aria – di origine contrapposta – lungo i meridiani. Eppure, se consideriamo la configurazione che sta determinando il tempo attuale, sembra che sia in atto un tentivo di tornare al passato.
Le piogge di lunedì, ma anche quelle odierne, sono provocate da un’ampia struttura di Bassa Pressione con perno sul Regno Unito e che esercita una notevole azione depressionaria in seno all’Europa centro occidentale. Sulle Isole Britanniche è in atto un’ondata di maltempo coi controfiocchi, tant’è che è massima l’allerta per il rischio alluvioni e per i venti di burrasca.
In Italia abbiamo avuto un primo passaggio perturbato nelle regioni settentrionali. Ieri pioveva in molte città e i temporali che a quest’ora colpivano la Francia, sono stati in grado di estendersi sul nostro paese provocando locali nubifragi, qualche tromba d’aria e delle grandinate. Tra le regioni più colpite segnaliamo la Liguria, la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Più a sud, se escludiamo la Toscana, avevamo condizioni di tempo relativamente buono, con venti di Libeccio in accentuazione e un clima tipicamente estivo tra sud e isole.
Oggi, invece, le piogge dovrebbero risultare meno intense ma più diffuse. C’è un sistema nuvoloso che dal nord Africa si estende sul centro sud, passando per la Sardegna. Proprio nell’isola, a breve, potrebbero manifestarsi i primi acquazzoni – non escludiamo la possibilità di temporali – che andranno a coinvolgere maggiormente la parte meridionale. Dal pomeriggio piovaschi e qualche scroscio di pioggia si trasferiranno verso le coste laziali, della bassa Toscana e probabilmente sino alla Campania. Saranno coinvolte le regioni tirreniche perché i venti continueranno a soffiare con intensità moderata da s/sw.
Per quanto riguarda le altre regioni meridionali, la Sicilia e le centrali adriatiche, ci aspettiamo condizioni di variabilità ma la probabilità di precipitazioni sarà scarsa se non addirittura assente. Probabilità che rimarrà alta al nord Italia, dove a breve arriverà un’altra perturbazione. Arrecherà delle piogge in Liguria e a ridosso della fascia alpina/prealpina, senza escludere locali sconfinamenti sulla pedemontana del Piemonte e della Lombardia. Giusto segnalare che attualmente non mancano sprazzi di sole, interrotti da qualche banco di nebbia o foschie che limitano la visibilità in diverse città della Val Padana.