TEMPIO SOMMERSA DA OLTRE 200 MM DI PIOGGIA – Vi abbiamo già riferito nei giorni scorsi dei nubifragi e delle piogge torrenziali che si sono abbattute sull’area di Tempio Pausania, ove lunedì 3 settembre, nell’arco di poche ore nel pomeriggio, sono caduti la bellezza di 200 millimetri, di cui circa 70 mm in soli 60 minuti (entità da alluvione lampo, anche se fortunatamente i danni sono risultati limitati): il dato ha destato scalpore, tanto che si sono avuti dubbi sull’effettiva attendibilità di queste rilevazioni che, sulla base degli annali degli annali statistici, risultano d’entità davvero notevole (in tutto sono caduti quasi 300 mm). Probabilmente la zona di Tempio è stata interessata da una linea temporalesca autorigenerante, che tuttavia non è stato possibile monitorare a causa di malfunzionamenti del sistema radar.
GRANDI PIOGGE SU TUTTA LA GALLURA – Sulla base dei dati Arpas, si è potuto appurare che piogge molto abbondanti sono cadute anche sul resto della Gallura, soprattutto le zone interne dove si sono raggiunti accumuli decisamente inusuali. Nella sola giornata di lunedì 3 ben 90 mm sono caduti a Siniscola, ma è stata la giornata di martedì 4 quelle dove si sono registrate precipitazioni davvero importanti ed insolite per la parte nord-orientale della Sardegna: su Aglientu sono caduti ben 178.4 mm di pioggia e su Arzachena 141.8 mm. Si tratta di numeri che confermano l’entità del maltempo eccezionale che si è abbattuto nel nord-est dell’Isola e hanno reso pertanto decisamente più credibile anche il dato delle precipitazioni rilevate nella stazione di Tempio Pausania.
AREA CICLONICA QUASI BLOCCATA – Le grandi piogge non hanno risparmiato nemmeno Olbia, dove si sono registrati nel complesso circa 115 millimetri. Tutto questo maltempo così violento si è scatenato per via di alcuni fattori particolari: la depressione piovosa si è andata infatti a posizionare sull’Alto Tirreno, non lontano dalle coste olbiesi e pilotando un flusso di correnti da nord che convergeva con correnti provenienti da ovest. Questo ha giocato a favore della forte instabilità, esaltata anche dall’elevata energia a disposizione nei bassi strati che ha dato supporto agli ammassi nuvolosi temporaleschi. La durata del maltempo è stata importante per effetto del sostanziale blocco circolatorio, con il minimo barico caratterizzato da un’evoluzione estremamente a rilento verso est.