Da qualche giorno tutta Italia è protetta da un’Alta Pressione che racchiude in sé masse d’aria di origine africana. Fa caldo, ora anche al Nord e ieri nel Bolognese la colonnina di mercurio ha raggiunto e varcato di qualche decimo i 35 gradi. Si percepisce un po’ d’afa, perché rispetto al weekend è cambiata la circolazione: non più le correnti secche settentrionali, piuttosto venti umidi di matrice atlantica. Inevitabile, quindi, che l’umidità sia salita e abbia contribuito a far sì che si percepissero valori un po’ più alti rispetto a quelli leggibili sul termometro.
La situazione, è bene rammentarlo, non è minimamente paragonabile a quella di Luglio ed anche se le proiezioni di alcuni Modelli dovessero realizzarsi – una prosecuzione del caldo sino ai primi di Settembre – non si concretizzerebbero quelle 3 settimane di calura eccezionale che caratterizzarono il mese scorso. Qualora si dovesse proseguire sulla stessa strada anche dopo la prima decade di Settembre, forse sì, il discorso cambierebbe.
Se per curiosità vi siete posti il problema di comprendere gli scenari meteorologici nel lungo termine, avrete notato sino a ieri una certa concordanza modellistica nell’indicare una persistenza anticiclonica sino alla prima settimana autunnale. Stamane, invece, quella concordanza non c’è più e mentre l’autorevole Modello europeo ECMWF prosegue in quella direzione, l’americano GFS la pensa diversamente. Ripropone infatti lo sfondamento di un’area di Bassa Pressione dal Nord Europa, alimentata da aria piuttosto fresca. Se accadesse si potrebbe parlare di prima, vera, rottura stagionale. Staremo a vedere.
Ora concentriamoci sulla giornata odierna, perché incombe qualche piccola novità. Avrete appreso dal Titolo che al Nord sta per accadere qualcosa. La porta anticiclonica non è blindata e le perturbazioni atlantiche – in transito al di là delle Alpi – stanno riuscendo a forzarla. Un’opera faticosa, ma che sortirà dei frutti. Degli spifferi d’aria fresca e instabile riusciranno ad insinuarsi sino in Val Padana e provocheranno un netto contrasto con le masse ben più calde preesistenti. Il risultato? Un incremento della nuvolosità. Se ora splende il sole, nelle prossime ore si inizierà a manifestare un certo grigiore a cominciare dalle Alpi. Nubi torve, minacciose, e il brontolio dei temporali non si farà attendere.
Le precipitazioni interesseranno anzitutto i rilievi, già dalla tarda mattinata. Dal settore ovest si propagheranno ad est e dal pomeriggio potranno sconfinare con una certa frequenza lungo la fascia pedemontana. Non solo, temporali localmente intensi giungeranno a colpire anche alcune aree pianeggianti e costiere del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Sul Nordovest la tendenza è verso un miglioramento serale con qualche schiarita, ma prima potrà manifestarsi qualche episodio instabile anche sulla piana piemontese e occasionalmente in quella lombarda. Segnaliamo locali piovaschi sulla Riviera Ligure, causa nubi di tipo basso sospinte da una circolazione mediamente sud occidentale dal Mar Ligure.
Nel resto d’Italia condizioni meteo splendide. Se si eccettua qualche innocuo annuvolamento sul nord della Toscana e attorno alle cime appenniniche centro settentrionali, l’Alta Pressione non cederà un millimetro e il risultato sarà un’altra bellissima giornata estiva con temperature in ulteriore leggero rialzo. Si prevedono punte di 34/35 al Sud e nelle Isole, picchi un po’ più alti potrebbero interessare il Foggiano e la Piana del Metaponto. Caldo anche in Romagna, a causa di venti secchi occidentali che potrebbero far schizzare nuovamente la colonnina di mercurio verso i 34/35 gradi.