Secondo i ricercatori della NASA, che hanno analizzato il fenomeno presentando una elaborazione modellistica della concentrazione di biossido di azoto, la diminuzione dell’inquinamento sarebbe avvenuto grazie all’effetto del diritto e della politica.
Il satellite Aura della NASA ha catturato dati per più di 10 anni e tra i tanti sensori che monta è presente uno strumento per monitorare i livelli di ozono nell’atmosfera (Ozone Monitoring Instrument, OMI).
Secondo i ricercatori dell’ente statunitense un decennio è un periodo relativamente lungo per poter trovare delle correlazioni efficaci e analizzando il materiale disponibile sono giunti alla conclusione che gli abitanti degli Stati Uniti possono respirare aria di migliore qualità. Sicuramente più povera del micidiale biossido di azoto.
Il biossido di azoto è estremamente pericoloso per la salute umana e la sua concentrazione è regolata dalla Environmental Protection Agency degli Stati Uniti. Si tratta di un composto particolarmente dannoso per l’apparato respiratorio, ma che può influire negativamente su molti organi del corpo. La principale fonte di produzione è la combustione della benzina e la combustione del carbone nelle centrali elettriche.
Ma da cosa dipenderebbe il calo della concentrazione nell’aria? Secondo gli esperti sarebbe il risultato di regolamentazioni restrittive, miglioramenti tecnologici e cambiamenti economici. Ma il problema non si limita soltanto agli USA: in varie parti del pianeta, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, si registra frequentemente il superamento dei limiti imposti dalla normativa internazionale. “Negli ultimi anni la qualità dell’aria è migliorata in modo significativo, ma c’è ancora molto da fare”, ha dichiarato Bryan Duncan dello Space Flight Center Robert H. Goddard, uno dei centri di ricerca della NASA.
Le istituzioni che si occupano di questioni ambientali, come l’Environmental Protection Agency, basavano le proprie proiezioni sul cambiamento nella concentrazione degli inquinanti atmosferici su dati provenienti da strumenti di rilevazione terrestri. La NASA, invece, ha fornito una panoramica coerente e globale, grazie ai dati satellitari. Controllare quando e dove vi è più o meno inquinamento è possibile solo grazie ai dati satellitari. “Non si può controllare ciò che non si può misurare”, ha dichiarato Russ Dickerson dalla NASA. “Le misure sulla qualità dell’aria che vengono eseguite dalla NASA hanno un valore elevato per i decisori tanto a livello ambientale quanto a livello della politica” ha concluso.