Forse non c’è nessun altro luogo nel pianeta dove le condizioni meteo climatiche sono così estreme. Stiamo parlando degli Stati Uniti, laddove fin da settembre si susseguono inusuali ondate di freddo e dove i contrasti termici sono capaci di lasciare veramente senza parole. Volete un esempio? Bene, basta guardare qualche mappa relativa alle temperature attuali e qualsiasi commento sarebbe superfluo.
Per chi non lo sapesse in alcune zone degli USA è iniziata un’ondata di gelo da brividi. Una massa d’aria estremamente fredda si sta propagando nei Dakota e punta diritta verso i Grandi Laghi. Di contro la costa orientale e nordorientale egli Stati Uniti è alle prese con un’avvezione d’aria estremamente mite. Il gradiente termico – o differenza di temperatura – tra le due zone è a dir poco impressionante: stiamo parlando di differenze di circa 40°C!
Se diamo uno sguardo alla mappa relativa alle anomalie di temperatura a 850 mbar (circa 1500 metri di quota) per la giornata di martedì è possibile identificare facilmente deviazioni di -20°C rispetto alle medie climatiche di riferimento. Anteriormente al fronte artico, l’avanzata dell’aria mite si traduce in temperature di circa 15°C al di sopra della norma.
Il gradiente termico sarà letteralmente estremo proprio durante la giornata di martedì 10 dicembre, quando come detto la differenza tra un’area geografica e l’altra potrebbe raggiungere picchi di 40°C.
E’ davvero qualcosa di incredibile, se poi pensiamo al fatto che l’aria gelida dovrebbe propagarsi gradualmente verso est beh, il tutto diventa ancor più impressionante. Per l’ennesima volta le condizioni meteo climatiche potrebbero risultare proibitive, con veri e propri blizzard traducibili in pesantissimi disagi nei trasporti.
Questo quel che sta accadendo negli USA, dove di certo non manca il freddo. In Europa la situazione è di tutt’altra natura e stiamo cercando di capire se ci saranno manovre invernali degne di tal nome (detto che per l’Italia quella in corso sarà una settimana certamente invernale).