• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
martedì, 20 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Una vigile sentinella del gelo in Italia

di Andrea Meloni
13 Feb 2005 - 12:54
in Senza categoria
A A
una-vigile-sentinella-del-gelo-in-italia
Share on FacebookShare on Twitter

Nei primi di gennaio del 2003, aria gelida giunse su Trieste con la bora scura ed in città si ebbe un autentico blizzard. Foto di Augusto da Trieste.
La regoletta che afferma che solo se a Trieste c’è Bora e gran freddo con gelo diurno avremo un’ondata di freddo, non è valida quando a giungere sull’Italia è una massa d’aria di origine artico marittima.

L’aria artica di origine marittima si origina nel Mar Glaciale Artico, viene spinta verso le basse latitudini da intense correnti settentrionali.

Nell’Emisfero Nord, al contrario di quello australe, il “Polo del freddo invernale” non è il POLO NORD, ma la Siberia centro orientale. Da queste parti si registrano le più basse temperature dell’Emisfero Boreale (il nostro).

Ma cosè l’aria artica di origine marittima?
E’ una miscela di aria fredda che si muove rapida, talvolta verso le basse latitudini, essa attraversa superfici di mare non gelato, quindi si riscalda notevolmente nei bassi strati, mentre il gelo resiste in quota. Fa i suoi conti con la “Corrente del Golfo” che come si saprà spinge la sua “benefica” e mite influenza sin quasi alle acque artiche dissolvendo i ghiacci.

L’aria fredda tocca il territorio europeo con una forte differenza di temperatura tra i bassi strati (suolo) e le maggiori quote atmosferiche (forte gradiente termico verticale).

Già nel Nord Europa, con cielo coperto e tempo ventoso, si possono misurare temperature di 0°C al suolo e di -10°C a 1000 metri. Il gradiente termico dei primi mille, millecinquecento metri, in assenza di precipitazioni è stimabile in una diminuzione della temperatura di circa 1°C ogni 100 metri di altezza.

L’aria fredda di origine artica è particolarmente spessa in quanto si è originata nel Polo Nord, luogo dove il freddo non ha origine da anticicloni termici (es. Siberia).

Il blocco di aria fredda scende verso sud, e si riscalda discretamente al suolo ed in quota, dà origine ad una spiccata instabilità che veduta dal Meteosat è eloquente: si formano le nubi cumuliformi che osservate dai 36.000 km di altezza appaiono come un ciottolato di una strada romana, o tanti batuffoli di cotone.

L’aria fredda predilige entrare nel Mar Mediterraneo dalla Valle del Rodano, irrompendo con tempeste di Maestrale.

Sovente, sottovento alle correnti settentrionali, sul Golfo Ligure si origina una depressione “orografica” che dà vita a condizioni di forte instabilità atmosferica, ed in gran parte dell’Italia si avrà presto maltempo.

Con la formazione di nubi, sovente a forte sviluppo verticale (cumulonembi), si ottiene la genesi di rovesci anche persistenti, che riverseranno sui bassi strati l’aria fredda presente in quota, si ridurrà rapidamente il gradiente termico verticale ed il freddo si farà sentire anche in pianura.

Con il progredire della depressione verso il Sud Italia, l’aria artica marittima entrerà anche dall’Adriatico, passerà su Trieste, dove difficilmente si andrà sotto gli 0°C in pieno giorno, eppure dalla Romagna alla Puglia, il tempo andrà peggiorando, con un sensibile abbassamento della quota neve fin sulla costa.

Trieste è la sentinella del freddo quando giungono masse d’aria fredda presenti al suolo nell’Europa continentale. In tali circostanze, in occasione di un travaso di aria fredda verso l’Adriatico, si attivano le condizioni per forti venti adiabatici di Bora, la temperatura crolla verso il basso anche in assenza di precipitazioni.

Se le previsioni dei modelli matematici saranno confermate, nella seconda parte della prossima settimana, con il calare delle temperature anche nell’Europa centrale, su Trieste potrebbe soffiare la Bora e la città sarà la sentinella del freddo che viene da Nord Est, ma non ci sarà il gelo siberiano, quello che causò le basse temperature delle ondate di freddo “storiche”.

In tale occasione il gradiente termico verticale sarà più limitato.

Trieste da regina, offre un’allerta freddo nelle ondate di gelo di origine siberiana, ma non di certo in quelle artiche. Teniamone buon conto.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
venti-giorni-d’altri-tempi-nel-millennio-del-global-warming-(prima-parte)

Venti giorni d'altri tempi nel millennio del Global Warming (prima parte)

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
l’orografia-dei-modelli

L’orografia dei modelli

3 Febbraio 2005
allerta-meteo-della-protezione-civile:-i-dettagli-del-comunicato

Allerta METEO della Protezione Civile: i dettagli del comunicato

27 Settembre 2018
nao-negativa-a-livelli-record-nello-scorso-mese-di-maggio

NAO negativa a livelli record nello scorso mese di maggio

10 Giugno 2019
trend-meteo-primavera,-lascera-a-bocca-aperta

Trend METEO Primavera, lascerà a bocca aperta

27 Febbraio 2020
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.