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Una settimana di eventi meteo estremi sulla Francia

di Massimo Aceti
19 Ago 2004 - 17:56
in Senza categoria
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Nella mappa (fonte www.wetterzentrale.de), la situazione a 850hPa nella giornata del 18 agosto 2004. Si notano valori di temperatura piuttosto elevati sulla Francia centro-meridionale e un potente vortice depressionario atlantico in grado di coinvogliare quegli impulsi di aria più fresca e instabile causa dei fenomeni meteo localmente estremi che hanno colpito la Francia.
I primi fronti atlantici che interessano la Francia di norma il mese d’agosto, ma non di rado già a luglio (in buona parte della nazione non esiste una vera stagione secca), sono i più pericolosi e spesso dagli effetti più distruttivi. Aria fredda giunge infatti su un suolo, che specie sulla Francia sud occidentale e centrale si presenta molto caldo, spesso a causa di precedenti avvezioni subtropicali.

Regioni immediatamente a ridosso dell’oceano, come la Guascogna, la Dordogna, il Perigord, ma anche il Limousin e il Nivernese, e più a nord la Normandia, sono quindi abbastanza soventemente interessate da tempeste di fulmini e vento, non di rado grandine e talvolta trombe d’aria (in Francia i media hanno presa la cattiva abitudine di chiamarli mini-tornado).

Durante l’ultima settimana, il vortice depressionario posizionato ad ovest della Bretagna, ha convogliato sulla regione francese masse d’aria umide ed instabili provenienti dall’Atlantico. Al passaggio di un fronte freddo si sono avuti i fenomeni più intensi, con lo sviluppo di una consistente linea di sviluppo temporalesca, che ha generato occasionali piccole trombe d’aria e raffiche di vento anche a oltre i 100km/h. I temporali hanno assunto maggiore rilevanza anche per il contributo termo-convettivo e sono stati localmente grandinigeni.

La cronaca nera ci informa che almeno 9 persone hanno perso la vita a seguito di tali tempeste di vento, per lo più bagnanti incautamente entrati in mare nella zona delle Bocche del Rodano.

Più che le piogge e i temporali, è stato quindi il vento a creare i danni maggiori, sia a persone che a cose.

Le piogge sono cadute in modo abbondante solo localmente. Dai dati synop si evincono 57.8mm caduti a Le Puy (zona Massiccio Centrale) il giorno 17. Lo stesso giorno 25.2mm sono caduti a Montelimar, località in cui si è misurata una raffica di vento a 87km/h, 24.8 a Lione, 24 a Millau, 22 a Embrun, 19.6 a Marsiglia.

Il giorno 18 le piogge appaiono, dalle rilevazioni synop, più moderate, con un massimo di 23.4mm a Limoges ed anche Parigi interessata da un temporale che ha accumulato 16.4mm di pioggia. Ma le piogge sono state ovunque accompagnate da forti raffiche di vento. Lione ha avuto ad esempio 14.4mm di pioggia ed una raffica di vento massima a 41 nodi (quasi 80km/h).

Forti raffiche di vento, con punte superiori ai 30 nodi, anche nelle regioni del nord, a Brest, Cape La Hague, Rennes, Caen, Ploumanach.

Ma i dati qui proposti non rendono l’idea di eventi locali ma molto intensi che si sono verificati sul suolo francese. Ieri 18 agosto, trombe d’aria si sono verificate nell’hinterland di Nevers e nella provincia di Laon, tempeste di vento con raffiche oltre i 100km/h nella zona delle Ardenne, mentre il 16 e 17 agosto ad essere maggiormente colpiti erano stati il Perigord e la zona delle Bocche del Rodano. Segnalate infine piogge estremamente localizzate ma molto intense nella zona orientale delle Cevennes.

Dopo una primavera ed una prima parte di estate che erano state deficitarie in termini di precipitazioni, con le correnti da ovest/nord ovest penalizzanti per la Francia, questa fine estate mostra quindi un volto nuovo, con un Atlantico attivo in grado di generare quei fenomeni che rappresentano un primo sintomo di un autunno ormai alle porte, ma ancora totalmente appartenenti alla fenomenologia estiva.

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